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La Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio si digitalizza grazie ad un progetto di inclusione lavorativa

Il progetto favorito dalla Provincia è finanziato da due imprese (Exergy e Fratelli Tognella), realizzato da tre lavoratori disabili di Solidarietà e Servizi, fortemente voluto dalla parrocchia di San Giovanni che custodisce opere millenarie

progetto digitalizzazione biblioteca capitolare busto arsizio

Dai libri antichi della Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio, una delle più importanti in Lombardia, arriva un’opportunità di lavoro per persone con gravi disabilità grazie ad un’interpretazione della legge Biagi e all’attenzione per il sociale e per il territorio di due importanti aziende che hanno deciso di collaborare con la cooperativa sociale Solidarietà e Servizi.

Grazie a questa sinergia e ad un’innovazione nata dalla “creatività” della Provincia di Varese nasce il progetto di digitalizzazione di circa 15 mila libri che compongono il patrimonio librario dal 1900 ai giorni nostri ad opera di tre lavoratori. Il patrimonio della Biblioteca Capitolare della parrocchia San Giovanni Battista di Busto Arsizio si apre al futuro e si fa esempio di inclusione sociale.

Il progetto presentato questa mattina, giovedì, nella nuova sala per gli incontri della biblioteca è stato definito “sociale al quadrato”. Elaborato dalla cooperativa Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio che metterà a disposizione i lavoratori, coinvolge due aziende del territorio, Exergy International srl di Olgiate Olona e la Fratelli Tognella Spa di Somma Lombardo, sotto il coordinamento della Provincia di Varese, che renderà maggiormente fruibili i volumi custoditi dall’ultracentenaria istituzione (ha più di 500 anni).

Della collezione bustocca fanno parte incunaboli e manoscritti, l’Evangelario del IX secolo su pergamena, conosciuto come “Codice di Busto”, che costituisce la più antica testimonianza liturgica riguardante il rito Ambrosiano.

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«L’iniziativa – ha spiegato Andrea Canali di Exergy – nasce dalla necessità della nostra azienda di assumere persone con disabilità attraverso un percorso lavorativo mirato e gratificante. Abbiamo deciso di collaborare con Solidarietà e Servizi un anno fa mentre ragionavamo su inserimento risorse fragili. Abbiamo quindi acceso una convenzione con loro per aprire una commessa per un progetto ad alto valore sociale. Non conoscevo i tesori di questa biblioteca e quando l’abbiamo scoperto sono rimasto davvero stupito. Col nostro progetto reimmettiamo due persone fragili nel mondo del lavoro. Quattro eccellenze, se supportate da un buon impianto normativo e dalle istituzioni, possono mettere a fattor comune competenze che possono creare qualcosa di importante che va oltre questa generazione».

Fabio Tognella della Fratelli Tognella di Somma Lombardo arriva alle stesse conclusioni partendo da un punto di vista diverso: «Collaboriamo da anni con Solidarietà e Servizi e ne riconosciamo il valore. Vogliamo lavorare per portare un valore culturale altissimo. Quando ho visto come lavorano sulla digitalizzazione mi sono convinto che fosse giusto sostenerla. Per noi è importante fare ma anche dare perché questo crea ricchezza per l’azienda e per il territorio».

Solidarietà e Servizi, come ha spiegato il presidente Domenico Dipietrantonio, ha già digitalizzato diversi archivi tra i quali quello della biblioteca Gemelli della Cattolica e l’archivio di Elga Tessuti: «I tre lavoratori verranno formati nell’utilizzo del software per la digitalizzazione e acquisiranno competenze vere che permetteranno loro di fare un lavoro che li renda importanti. Questo è fondamentale per una buona riuscita di un progetto come questo che, spero, possa essere preso d’esempio anche da altre realtà imprenditoriali e pubbliche del territorio»

Monsignor Severino Pagani ha accolto con entusiasmo l’iniziativa che va incontro al progetto di riqualificazione dell’intero comparto bibliotecario, avviato già da tempo: «Arrivo qui come un nano sulle spalle dei giganti. Abbiamo ristrutturato gli ambienti e ora digitalizziamo il patrimonio bibliotecario che è di assoluto valore. Esprimo riconoscenza per tutti coloro che nel corso dei secoli hanno lavorato per il mantenimento della biblioteca a partire dall’attuale bibliotecario Salvatore Bollini Marcora che dedica molto tempo alla nostra biblioteca. Con aiuto di Solidarietà e Servizi siamo sulla strada giusta per entrare nel programma e nel circuito giusto che ci permetterà di mettere a disposizione a disposizione di tutti un patrimonio immenso».

Spiega Francesco Maresca, responsabile del settore Lavoro della Provincia di Varese: «Il decreto attuativo della legge Biagi permette alle aziende che non possono per vari motivi assumere direttamente le persone con disabilità, di adempiere comunque ai loro obblighi previsti dalla legge 68/99, affidando commesse di lavoro a cooperative sociali che assumono lavoratori disabili, nell’ambito di una convenzione ex art. 14 del decreto».

La novità è stata sperimentata a Varese, per la prima volta, nel 2019 e presa d’esempio anche nel resto d’Italia: «Con questo progetto è stata data la possibilità all’azienda di affidare una commessa che non riguarda nello specifico attività legate al proprio business, ma attività con finalità sociali e di interesse collettivo. Una modalità che abbiamo già sperimentato in passato con MedicAir e Naturcoop per la manutenzione della pista ciclabile del Lago di Varese e che adesso viene applicata alla Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio. Una best practice che si diffonde nel nostro territorio ma che è stata presa a modello anche a livello regionale».

In questo caso, Exergy International e Fratelli Tognella hanno deciso di sostenere i costi del servizio per la digitalizzazione e catalogazione del patrimonio librario. Tre le persone con disabilità che, assunte da Solidarietà e Servizi, potranno dedicarsi a questo lavoro per i prossimi due anni coordinati da un capo progetto con Master in Formazione e gestione degli archivi digitali e da un archivista senior. Le attività includeranno la consulenza nella selezione di un software per la gestione bibliotecaria, la catalogazione dei volumi moderni e la digitalizzazione del fondo antico, il patrimonio di volumi più antichi.

Alessia Accardo, Responsabile Area Previdenza e Welfare di Confindustria Varese, sottolinea: «Si parla molto dell’indispensabile transizione verso un’economia e sistemi produttivi più sostenibili. Il riferimento va inevitabilmente molto spesso alla transizione ambientale. Ma c’è un’altra transizione che vede protagoniste sempre più imprese: è quella che potremmo definire transizione sociale. Il progetto delle nostre aziende associate Exergy International Srl e Fratelli Tognella Spa rappresenta un esempio evidente dell’impegno sempre più diffuso delle imprese nel creare benessere a vantaggio delle proprie comunità di riferimento con progetti in grado di creare valore sociale, non solo economico, sul territorio».

Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio, che attraverso la propria area inserimento lavorativo impiega 65 persone fragili e disabili, per due anni dedicherà tre persone alla modernizzazione del patrimonio della Biblioteca Capitolare: «Il tema del lavoro è fondamentale nel nostro approccio. Nella nostra visione parliamo di “lavoro vero”, ovvero occasione di crescita per la persona attraverso la valorizzazione delle sue capacità e crescita della sua autonomia, ma anche “vero” in quanto rispondente a precise esigenze di qualità. Solidarietà e Servizi ha un proprio reparto “documentale” dotato di moderne attrezzature per gestire anche volumi delicati come quelli della Biblioteca Capitolare».

Il patrimonio della biblioteca capitolare

Il patrimonio della Biblioteca è di grande valore storico e culturale. Nata come istituzione pubblica, con un fondo librario di partenza di impronta umanistico-filosofica, custodisce testi e documenti di pregio. «Oggi conserva sia l’archivio storico, con documenti antecedenti al 1400, che un patrimonio di incunaboli, manoscritti, seicentine, settecentine, ottocentine, oltre a circa 15.000 libri stampati nel Novecento», spiega il direttore della Biblioteca Capitolare Bollini Marcora. «Essendo questa una biblioteca di conservazione, i libri provengono da donazioni, principalmente dai canonici e prevosti succedutisi. Per quanto riguarda l’archivio storico, questo è importante non solo per la città di Busto, ma presenta connessioni con tutte le parrocchie dell’antica pieve di Busto Arsizio che merita di essere valorizzata».

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Attualmente la biblioteca è aperta al pubblico ma non consente il prestito. Con la catalogazione si avrà un dettaglio preciso di tutto il suo patrimonio, questo ne faciliterà la possibilità di fruizione. Inoltre, la digitalizzazione dei documenti più antichi e delicati garantirà la conservazione dell’originale, preservandoli nel tempo, consentirà una consultazione più agevole, e una maggiore diffusione dei contenuti.

Il progetto, che durerà 24 mesi, ha avuto il plauso dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli e dell’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni che hanno presenziato alla presentazione.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 30 Novembre 2023
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