L’amianto nei terreni per il nuovo sottopasso di Busto Arsizio fa salire il conto a 8 milioni di euro
A pochi giorni dall'inaugurazione del nuovo collegamento tra la via per Cassano e la SS33 (il cosiddetto sottopasso di Sant'Anna) spunta la determina per lo smaltimento delle terre contaminate ad un costo di 2 milioni
Il nuovo collegamento tra Sant’Anna e la SS 33 del Sempione che verrà inaugurato nei prossimi giorni alla fine costerà quasi 8 milioni di euro. È questo il conto salatissimo dell’opera anche a causa della presenza di eternit nei terreni sui quali è stata realizzata.
Due milioni per smaltire l’amianto
È di questi giorni, infatti, la determina di affidamento dei lavori di caratterizzazione e smaltimento della montagna di terra contaminata dall’amianto, emersa durante i lavori di scavo in particolare in prossimità del sottopasso e della nuova rotonda sul Sempione.
Da 3 milioni a 8 milioni. Ecco come ci si è arrrivati
Inizialmente la spesa prevista per il solo sottopasso era di poco inferiore ai 3 milioni, tutti finanziati da un contributo statale che il Comune stava per perdere. A questo si è aggiunto poi la realizzazione della strada che collega via per Cassano alla Ss 33 (inizialmente, infatti, l’idea era quella di collegarsi alle strade interne del quartiere) con un contributo di Regione Lombardia da 2,5 milioni di euro. Come se non bastasse è arrivato il covid e subito dopo la guerra in Ucraina che hanno generato in una combo micidiale un lievitamento dei costi da 1 milione di euro, infine la tegola dell’inquinamento del terreno ed ecco che servono altri due milioni. Sembra quasi un’inezia, quindi, lo stanziamento da 87 mila euro per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza sul nuovo tracciato.
Eternit da smaltire: un problema irrisolto da 30 anni
Il problema della presenza dell’eternit su molti terreni sta diventando un aggravio sempre maggiore per i committenti di opere pubbliche e, in qualche caso, potrebbe addirittura sembrare sospetto. Proprio nei giorni scorsi, infatti, è stato scoperto un deposito di big bags contenenti terre contaminate da amianto in uno dei cantieri della nuova linea ferroviaria Gallarate-Malpensa. Anche qui si parla di decine di tonnellate di materiale da smaltire con costi a carico di Ferrovienord.
Costi altissimi a carico del pubblico
L’eternit, materiale molto utilizzato nell’edilizia fino alla fine degli anni ’80, è ancora presente in molti luoghi della provincia di Varese. Dai tetti delle grandi aziende di una volta, spesso fallite e abbandonate, ai boschi dove spesso viene scaricato da privati che non vogliono sostenere i costi di bonifica. Quando le lastre si sgretolano le particelle finiscono nell’aria e un’esposizione prolungata a queste molecole tossiche è causa di mesotelioma, una malattia che ha già causato molte vittime in Italia
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