Boom di camere a Busto Arsizio. Un nuovo albergo e tanti privati raddoppiano l’offerta in un anno
I dati del commercio. I numeri dicono 181 stanze in più e 388 posti letto in più rispetto al 2022 per un totale di 109 strutture. In crescita anche bar e ristoranti
In un anno Busto Arsizio ha raddoppiato la sua ricettività. I dati sul commercio in città – presentati dall’assessore Manuela Maffioli – raccontano di un vero e proprio boom delle attività ricettive con un saldo positivo che conta 45 attività in più rispetto allo scorso anno (54 aperture e 9 cessazioni).
Una risposta alla richiesta dell’amministrazione
Un lavoro che l’amministrazione comunale ha portato avanti in questi due anni con anche due giornate di convegno a marzo 2023 sul tema: «Busto attrae persone da fuori per numerose ragioni che non sono strettamente legate al turismo. La vicinanza a Malpensa, a Rho Fiera, alla stessa Malpensafiere è già sufficiente a garantire un afflusso di persone interessate a b&b, case vacanza, camere d’albergo. Questo messaggio è stato recepito e i risultati sono arrivati» – ha spiegato l’assessore.
Numeri raddoppiati nel settore alberghiero
I numeri dicono 181 stanze in più e 388 posti letto in più rispetto al 2022 per un totale di 109 strutture, 371 camere e 789 posti letto. Dati raddoppiati rispetto all’anno precedente. Una mano importante l’ha data l’apertura di un nuovo albergo in via Magenta (92 camere) ma anche la presenza di due b&b, 24 case vacanza, 26 locazioni turistiche e 1 locanda.
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Bar e ristoranti. Cresce l’offerta
L’altro dato fortemente positivo registrato dagli uffici di Palazzo Gilardoni è la crescita del numero di pubblici esercizi che sono aumentati di 46 unità, sparsi per tutto il territorio: «Parliamo di 22 nuovi bar e 14 tra pizzerie e ristoranti».
Abbigliamento in frenata
Nel complesso i numeri generali continuano ad essere positivi ma non mancano dati negativi e preoccupanti sullo stato di salute di alcune zone e di alcuni settori merceologici: «Abbiamo notato una piccola crisi nel settore abbigliamento abbigliamento con 3 aperture e 10 cessazioni (almeno due per pensionamento, ndr) ma l’offerta in città resta ampia e variegata».
Borsano maglia nera per attività commerciali
Per quanto riguarda la vivacità del commercio in periferia continua a preoccupare Borsano dove le serrande abbssate continuano ad essere molte di più di quelle aperte: «È un problema, lo sappiamo bene. È una zona sulla quale vogliamo puntare un faro. Stiamo provando a fare uno sforzo con l’arredo urbano ma sappiamo che non basta e vanno fatti altri ragionamenti perchè si possa vedere un’inversione di tendenza» – ha commentato l’assessore.
Confcommercio conferma il momento positivo
Soddisfazione per lo stato di salute del commercio l’ha espressa anche il presidente di Confcommercio Rudi Collini: «Gli investimenti fatti fino ad oggi stanno portando frutti. Busto continua ad essere una città vivace dal punto di vista commerciale nonostante la concorrenza forte di centri commerciali e online. Sulle periferie vanno trovati incentivi e agevolazioni perché c’è una funzione sociale delle attività commerciali che va tenuta in considerazione». Collini mette in risalto anche gli investimenti nella rigenerazione urbana come fattori di attrrattività: «Pensiamo a come verrranno trasformate via Cavallotti e via Bramante, ai progetti Pnrr. Sono opere che aumentano l’appeal della città per altri possibili investitori».
Sull’aumento del costo dei parcheggi il presidente di Confcommercio non fa drammi: «L’aumento dei costi del parcheggio è un problema relativo. Sicuramente siamo svantaggiati rispetto ai centri commerciali che li offrono gratis ma il fatto che si paghi permette di avere una maggiore rotazione. Si può anche pensare ad agevolazioni in certi periodi dell’anno».
Remare nella stessa direzione fa bene
Il consigliere comunale delegato al commercio Paolo Geminiani conclude: «Il commercio in città è vivo e lo dimostrano i dati. L’attrattività cresce. Le cose funzionano grazie alle tante sinergie col distretto del commercio, i comitati del Centro e di Sacconago, Confcommercio con l’amministrazione».
Geminiani chiude, poi, con un sondaggio effettuato personalmente in alcune zone della città, tra i commercianti, su come sia andato il periodo natalizio: «Su una ventina di attività a cui ho chiesto un parere 12 hanno risposto bene/benissimo mentre gli scontenti sono stati solo un paio».
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