Cavaria, Zeni contrattacca: “Con la Variante risolviamo magagne e riduciamo il consumo di suolo”
Il sindaco del paese replica al Pd sull'urbanistica, citando singoli punti contestati ma anche rivendicando l'approccio al tema
«Se esistono i documenti che dimostrano quel che dicono me li portino in Comune. Sono loro ad aver cementificato Cavaria e Premezzo, non la mia amministrazione». Di fronte alle denunce del Pd sulla Variante al Pgt, il sindaco Franco Zeni contrattacca.
Parla di «buffonate» e rovescia le accuse di cementificazione sul centrosinistra che, con diverse amministrazioni e diverse sfumature, ha governato il (doppio) paese in passato, dal 2004.
«Chi ha fatto gli accordi su OMZ e Famila? Chi ha distrutto i due centri storici di Premezzo e Cavaria? Le lottizzazioni della via Pinciorina? Via Ticino e via Minniti? A chi risale il disastro della lottizzazione Cavaria 2001 che noi abbiamo poi sbloccato? Cosa hanno combinato con la rete Gas per cui il Comune ha dovuto pagare 1,8 milioni?» dice Zen. «Il disastro non lo fa l’amministrazione Zeni, sta cercando di risolvere i problemi di chi ha cementificio il paese da cima a fondo?».
Ma andiamo però anche al merito della Variante: in linea generale Zeni dice che l’amministrazione «sta cercando di risolvere le magagne che ci hanno lasciato, salvaguardando però i diritti di chi ha pagato le tasse su terreni edificabili». Dall’altro puntualizza su alcuni punti sollevati dalla nota del Pd: «A Cavaria con Premezzo non consumiamo suolo, ma salvaguardiamo 10mila metri in più rispetto al Pgt 2012 del signor Ruggero Busellato, ex sindaco, attuale tesserato del Pd. In Via Milani sono previste solo due case, non dieci o venti come vanno in giro a dire alla gente di Premezzo».
«Rispetto a Premezzo non è vero che ci sia la definizione di ”area ad alto valore ambientale”: se è vero quello che dicono, che lo dimostrino con le carte, non con le parole. L’area privata Siac era destinata ad edificazione sportiva, senza che ci fossero garanzie su aree a parco pubblico: con questa Variante al Pgt invece ci sono vincoli ben precisi sulle altezze e sulle barriere che separino la zona residenziale da quella produttiva».
«Hanno ragione loro? Siamo ancora in attesa della Provincia. Fin qui do una risposta politica, quando avremo le carte della Provincia potremo dare una risposta tecnica» conclude Zeni sulla Variante.
Il sindaco rivendica una serie di scelte attuate anche in questi anni: «La mia amministrazione ha tolto l’edificazione davanti al municipio, ha piantato più di 500 piante, di cui 414 piante sul versante del giardino Mia Martini, perché ogni pianta tagliata viene ripiantata. Siamo stati la prima amministrazione a fare un accordo per mettere in sicurezza l’area della valle del Boia: dal 1° dicembre abbiamo firmato la convenzione con Fondazione Ca’ Granda».
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