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Cuggiono ricorda Franz Margarita, il medico garibaldino

Nel centro del paese la riproduzione di un quadro risorgimentale ricorda una figura importante dell'Ottocento locale: mazziniano, arruolatosi ancora minorenne per l'Italia unita

Cuggiono generiche

Il paese di Cuggiono rende omaggio alla figura di Franz Margarita, volontario garibaldino, mazziniano, medico. Lo fa con una riproduzione del quadro “L’imbarco a Quarto del generale Giuseppe Garibaldi”, che ora campeggia sulla palazzina tra via San Rocco e via fratelli Piazza, dov’era la prima casa dei Margarita.

L’iniziativa, già annunciata qualche mese fa, è dell’Ecoistituto della Valle del Ticino e s’inserisce in un programma di interventi – murales e stampe di grandi dimensioni – che vuole valorizzare la memoria (locale e non solo) e costruire occasioni di comunità.

La riproduzione dell’opera di Gerolamo Induno – autorizzata dalle Civiche Raccolte Storiche, cui appartiene il quadro esposto al Museo del Risorgimento – s’ispira alla più celebre delle imprese di Garibaldi, quella diretta al Sud Italia: all’imbarco a Quarto di Genova c’era appunto anche il cuggionese Margarita, allora diciannovenne, arruolato con numero di matricola 604 e inquadrato nella VII Compagnia guidata da Benedetto Cairoli.

Nato il 25 gennaio 1841 da una famiglia di commercianti di successo, è conosciuto come Franz, dal nome che gli diedero quando andò a studiare a Coira, in Svizzera (dopo i primi studi in convitto a Saronno).
Già a 15 anni partecipava ad azioni patriottiche di contrabbando di armi attraverso il Ticino, dal Piemonte alla Lombardia, mentre nel 1858 – diciassettenne – si arruolò con i Granatieri di Sardegna. Combattè a Varese, aggregato ai “Cacciatori delle Alpi”.

Cuggiono generiche

Gareggiando in impeto con i compagni (avrebbe detto il linguaggio d’allora), durante la Spedizione dei Mille fu decorato di medaglia d’argento al valor militare per il suo comportamento nella battaglia di Calatafimi, divenne tenente quindi capitano del VII Reggimento Volontari Italiani, durante la Terza Guerra d’Indipendenza (altra medaglia d’argento). Nel 1867 seguì ancora il generale Garibaldi distinguendosi nel combattimento sostenuto a Mentana.

Dopo quasi un decennio di ardenti passioni risorgimentali, tornò a Cuggiono e probabilmente completò gli studi diventando ufficialmente medico. Nel suo paese continuò l’attività politica nelle file mazziniane ma ebbe un ruolo anche per la modernizzazione del paese, essendo stato tra i fondatori della Società di Mutuo Soccorso e di istituzioni laiche e moderne come l’ospedale (ancora oggi attivo) e l’asilo.

«Sabato 9 dicembre l’Ecoistituto ha voluto ricordarlo applicando una riproduzione di un celebre quadro sull’esterno dell’attuale edificio che, prima della ristrutturazione, fu residenza del Margarita e della sua famiglia» ricordano i promotori dell’iniziativa della riproduzione del quadro, apposto sopra la targa in cui “Cuggiono riconoscente” omaggia il garibaldino.
E anche questo intervento per l’Ecoistituto diventa «un ulteriore passo per riscoprire pezzi di storia che sono passati anche dal nostro paese a cui ne faremo seguire altri».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 13 Dicembre 2023
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