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I carabinieri fermano chi ha aiutato la fuga di Artem Uss, il “contrabbandiere” russo arrestato a Malpensa

Il giovane, figlio di un politico russo, è accusato di contrabbando di petrolio, riciclaggio e violazione delle sanzioni. Arresti in Italia, Slovenia e Croazia

Generico 03 Apr 2023

Sei persone , tra Italia, Slovenia e Croazia, sono accusate di aver aiutato la fuga verso la frontiera Est di Artem Uss, il figlio del figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, arrestato a Malpensa nell’autunno 2022. per contrabbando , riciclaggio e violazione delle sanzioni.

I carabinieri del comando di Brescia stanno procedendo all’esecuzione della misura cautelare in queste ore, tra i destinatari c’è lo stesso Artem Uss.

L’episodio aveva suscitato molte polemiche, perché l’Italia si era fatto sfuggire un arrestato “eccellente”, proprio in un momento di tensione con la Russia: Artem Aleksandrovich Uss è accusato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America, per i reati di associazione criminale per frode ai danni dello stato, associazione criminale per violazione dell’International Economic Power Act, associazione criminale per la commissione di frode bancaria, associazione in riciclaggio di denaro, puniti con pene fino a 30 anni di reclusione.

Uss era stato messo agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a Basiglio (nella tranquilla periferia residenziale nel Sud Milano), in attesa del provvedimento di estradizione verso gli U.S.A, ma a marzo 2023 ha fatto perdere le sue tracce.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, stanno dando appunto esecuzione, in collaborazione con Eurojust e le Autorità statunitensi, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano nei confronti di sei soggetti (un italiano di origine bosniaca residente a Desenzano e cinque stranieri – sloveni e serbi – localizzati all’estero), accusati dei reati di evasione e procurata evasione in concorso, con l’aggravante del reato transnazionale.

Le indagini, sviluppate con metodologie investigative tradizionali unitamente ad una significativa attività tecnica, si sono altresì avvalse sia dei canali di cooperazione internazionale di Polizia, inoltrate tramite Europol, sia dei canali di cooperazione internazionale giudiziaria attivati attraverso rogatorie con alcune Autorità Giudiziarie straniere sia, infine, del costante confronto e scambio di informazioni con gli organi investigativi e giudiziari statunitensi ed, in particolare, con l’Ufficio Affari Internazionali del Dipartimento della Giustizia e con il Procuratore del Distretto Orientale di New York.

Le attività di indagine hanno consentito, in breve tempo, di identificare i cinque membri del gruppo che ha materialmente favorito l’evasione di USS attraverso la frontiera slovena, ricostruendo anche il percorso effettuato dagli indagati mediante l’utilizzo di quattro autovetture.

Inoltre, è stata ricostruita una serie di sopralluoghi, effettuati nei mesi precedenti all’evasione, finalizzati alla messa a punto del piano di fuga e del percorso da seguire

È stato possibile, infine, individuare una rete di fiancheggiatori di diverse nazionalità: anche per loro potrebbe configurarsi una accusa formale. Tra loro anche la donna che fornì la Fiat Bravo impiegata per la fuga.

Pubblicato il 06 Dicembre 2023
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