La nuova ferrovia Gallarate-Malpensa e l’amianto scoperto nei boschi, il piano di zonizzazione dell’aeroporto, la tutela della brughiera. Sono alcuni dei capitoli che preoccupano i Comitati della zona di Malpensa e che ieri sono stati presentati in un gazebo allestito nel centro di uno dei paesi in questo momento più toccati dai cantieri, Casorate Sempione.

Il Comitato Salviamo la brughiera ha incontrato nella piazza del paese i cittadini sui temi ambientali legati al territorio e alla presenza dell’aeroporto internazionale di Milano, anche in collegamento con altre realtà territoriali che partecipano alla RCM, Rete  Comitati Malpensa, su entrambe.

Oltre agli aggiornamenti del cantiere per la ferrovia, compreso il ritrovamento di amianto disperso, i Comitati hanno informato anche sulla recedente bocciatura del progetto di Sito Comunitario (su territorio di Lonate Pozzolo, Nosate e Castano) per difendere la brughiera del Gaggio, attraverso l’inserimento dell’area in Natura 2000 come area di pregio naturalistico e di importanza per la biodiversità presente, sia faunistica che floristica. «Questa richiesta è stata avanzata ben due volte alla stessa istituzione, supportata da studi universitari e da professionisti ambientali di alto livello oltre che da tutto il mondo scientifico ambientale, nonché dalle associazioni ambientaliste locali e nazionali e dal Parco del Ticino stesso».

La Rete dei Comitati Malpensa fa notare che secondo la giunta regionale «questa porzione di territorio sarebbe già tutelata anche a fronte del decreto della commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, che nega l’espansione della Cargo City proprio su quel territorio, riconoscendo tale area unica nel suo genere, e che quindi va salvaguardata e conservata integralmente. Purtroppo Regione Lombardia confonde le due realtà (l’aeroporto e l’area SIC) e le mette in stretta relazione entrando in contraddizione, asserendo che, essendo Malpensa un aeroporto strategico e di interesse nazionale e accampando interessi economici e sociali tutti da dimostrare, l’aeroporto deve potersi sviluppare, per far fronte a future esigenze di movimentazione merci, anche queste tutte da verificare, pur sapendo (come evidenziano gli stessi studi di SEA) che già oggi, con le infrastrutture interne esistenti, senza ulteriori ampliamenti, sia possibile movimentare 1 milione di tonnellate di merci (ad oggi sono meno di 700.000, circa il 70% di tutto il traffico merci nazionale)».

Oltre alla recente notizia della bocciatura del SIC e agli aggiornamenti sul cantiere della ferrovia, tra gli altri temi toccati c’è stato anche quello della zonizzazione acustica, seguito da vicino dal piemontese Comitato Aerei di Varallo Pombia. Tra gli slogan, anche “questo territorio non è un appaltificio”, con riferimento alle tante opere pubbliche avviate o previste, compresa quella che ha destato recenti polemiche, il “raccordo Y” a Busto Arsizio, una bretella ferroviaria confermata dall’assessore alle infrastrutture Claudia Terzi, nonostante fosse stata pensata soprattutto per la stessa funzione – connettere la rete FS e quella FerrovieNord per l’aeroporto – che (dal 2025) sarà garantita dalla Gallarate-Malpensa già in costruzione.

Nel corso del presidio, anche un momento in ricordo di Raffaella Filippini, storica attivista ambientale recentemente scomparsa. L’attività dei Comitati è costante: giovedì sera alle 21 si terrà l’assemblea plenaria di Rete Ambiente Lombardia, «nella quale porteremo un ricordo di Raffaella», spiegano gli attivisti locali.