La Pro Patria regge un’ora di gioco, poi la Virtus Verona chiude i conti nel finale
I tigrotti escono dal campo di Verona sconfitti 2 a 0. Dopo un buon primo tempo, la squadra di Colombo arranca quando la Virtus svolta la partita coi cambi. Nel finale espulso un nervoso Parker, che settimana scorsa aveva fallito un rigore
Senza più ossigeno, né lucidità, e con un uomo in meno: nell’ultima trasferta del 2023 la Pro Patria esce dal Gavagnin-Nocini con una sconfitta che lascia qualche tossina negativa.
(foto d’archivio)
Alla Virtus Verona bastano i sussulti dei subentrati dopo il 60′ per regolare i conti, aprendo le danze e mettendo poi immediatamente la partita in cassaforte in appena 9‘: succede tutto tra il 69′ e il 77’, quando con due reti i virtussini trovano la vittoria, che mancava da oltre un mese e che interrompe la striscia di quattro risultati utili consecutivi della Pro Patria.
Dopo un primo tempo a reti bianche, un grande classico del repertorio bustocco (zero anche gli interventi del portiere dei veneti Sibi), i tigrotti di Riccardo Colombo si vedono infatti a rivivere la spiacevole situazione di sabato scorso contro: il centrocampo – con i giocatori contati – cala di intensità, accusa la mancanza di energie dopo una prima, discreta, ora di gioco, il baricentro della squadra si abbassa, gli avversari prendono con facilità fiducia e arriva il gol subito a difesa schierata, ancora una volta su rimessa laterale, proprio come l’Alessandria. Questa volta è Begheldo, in una bella acrobazia un cross di Manfrin, a fare breccia nella porta di Rovida (poco prima autore di un doppio intervento salvifico) e a spianare la strada alla squadra di Borgo Venezia, che chiuderà i conti poco dopo in contropiede con Casarotto, lanciato a rete da un involontario appoggio di testa di Pitou per Somma, quando oramai la squadra era già in stato confusionale.
Di nove minuti è anche l’intervallo di tempo tra il primo e il secondo cartellino giallo (che diventa un rosso) mostrato in faccia a Sean Parker, sotto la doccia al 80′, appena prima che il direttore di gara Milone potesse chiedere un singolare “cambio” al quarto uomo Gai per infortunio. Due sciocchezze in entrambe le occasioni, immediatamente dopo i due gol presi: l’attaccante si macchia di una (doppia) entrata scomposta verso Mazzolo, intenta più a prendere l’avversario che la palla e tenere così alta la squadra.
Dopo il rigore sbagliato settimana scorsa per la punta italoinglese, che con l’espulsione chiuderà dunque il 2023 senza reti, si apre un momento negativo. Momento personale e specchio di una frustrazione mal incanalata, anche dai compagni ogni volta che la partita prende binari differenti da quelli previsti. E così nella “Fatale Verona” la Pro Patria rimane ancora a gettare il remo e navigare nelle acque più brutte della classifica, a 18 punti in altrettante gare.
Colombo infastidito: “Gol uguale a quello subito dall’Alessandria, non abbiamo imparato”
RIVIVI LA CRONACA DEL MATCH
VIRTUS VERONA-PRO PATRIA 2-0 (0-0)
Reti: 23′ st Begheldo (VVE), 32′ st Casarotto (VVE)
Virtus Verona (3-4-1-2): Sibi; Ruggero, Faedo, Daffara; Mazzolo, Mehic (42′ st Toffanin), Metlika, Manfrin (47′ st Vesentini); Demorivic (15′ st Begheldo), Casarotto (47′ st Menato), Zigoni (15′ st Gomez). A disposizione: Zecchin, Voltan, Zarpelloni, Ntube, Cabianca, Lodovici, Ambrosi. Allenatore: Fresco
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Minelli, Lombardoni, Moretti; Somma (45′ st Piran), Citterio (31′ st Pitou), Nicco (31′ st Fietta), Marano (31′ st Mallamo), Ndrecka; Stanzani (20′ st Castelli), Parker. A disposizione: Mangano, Bashi, Zanaboni. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Faedo (VVE), Marano (PPA), Zigoni (VVE), Parker (PPA)
Espulso: 35′ st Parker (PPA)Arbitro: Milone di Taurianova
Collaboratori: Romano di Isernia e Macripò di Siena
IV Ufficiale: Gai di Carbonia
Pagelle Pro Patria: una squadra che si spegna troppo presto, tiri sempre murati, Parker in rosso
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