Il 7 gennaio 1939 viene portato in volo per la prima volta – dal lago di Varese – l’idrovolante M.C.100, nuovo progetto dell’azienda che aveva consolidato la sua capacità produttiva nel segmento dei velivoli capaci di decollare e atterrare dall’acqua.

Il primo volo fu affidato al capitano Ireneo Moretti, esperto pilota che aveva partecipato alla “Crociera del Decennale”, affiancato da Guido Carestiato, reduce dalla guerra civile spagnola (nell’aeronautica Legionaria del golpista Francisco Franco) e destinato a diventare uno dei principali collaudatori della Macchi.

Idrovolante a scafo, trimotore, l’M.C.100 proseguiva nella fortunata serie di idrovolanti e velivoli anfibi prodotti dalla Macchi di Varese anche a scopo civile.
Ancora nel 1939 la fabbrica di Varese era impegnata nella costruzione della seconda serie – quattro esemplari – dell’M.C.94, che (al netto dell’incidente di Montonate costato la vita al collaudatore Giuseppe Burei) si dimostrò affidabile sia nel Mediterraneo sia in Argentina.

L’M.C.100 sul piano industriale diede un po’ di fiato alla Macchi, che stava soffrendo una crisi di produzione e aveva visto sconfitto, nel concorso militare, il suo M.C.77 da ricognizione marittima, a cui l’Aeronautica aveva preferito il CANT Z-501.

Costruito in tre esemplari (tutti completati nell’anno 1939), l’M.C.100 fu impiegato dall’Ala Littoria per pochi mesi sulla rotta Roma-Alghero-Barcellona. Allo scoppio della guerra nel 1940 i velivoli furono usati per collegamenti militari prima verso la Libia e poi su Cagliari.

Schianto a Montonate: la tragedia aerea dell’idrovolante Macchi dell’agosto 1938

La bella foto di apertura dell’articolo coglie un M.C.100 al decollo dalle acque dell’Adriatico a Trieste, con diversi edifici riconoscibili sul lungomare.