Nei primi giorni delle “asciutte” invernali dei navigli milanesi, il Consorzio Et Villoresi ha messo subito mano ad una delle “grane” più rilevanti da risolvere. «È in corso il ripristino definitivo, da parte di MM SpA, della falla apertasi qualche mese fa nell’alveo del Naviglio Grande a Milano» spiega il presidente di Et Villoresi Alessandro Folli, specificando appunto che l’intervento è operativamente svolto da MM Spa, la società ingegneristica del Comune di Milano.

La falla si era aperta nel luglio scorso, a un centinaio di metri dalla Canottieri Milano, in corrispondenza del ponte verde, oggi dismesso, che un tempo consentiva di portare i carri ferroviari alla fabbrica Richard Ginori. Il fondale dei Navigli era “sprofondato” per cedimento della sottostante fogna, creando un gorgo che aveva attratto curiosità e che – naturalmente – risultava pericoloso per la navigazione di canoe e barche, spesso presenti in quel tratto.

In estate l’intervento per “tappare” la falla era stato fatto in urgenza, perché l’estate è il momento in cui il naviglio deve garantire portata d’acqua per alimentare le derivazioni agricole, le rogge che irrigano campi e marcite: era stata fatta una riparazione provvisoria, con impermeabilizzazione del fondo del canale. L’intervento definitivo – appunto in carico a MM – è stato posticipato poi appunto al periodo di “asciutta”, in cui i canali – per sezioni – vengono asciugati per consentire le maggiori manutenzioni.

«L’asciutta consentirà, oltre ai recuperi spondali programmati da ETVilloresi, lo svolgimento di questi lavori. La scorsa settimana il Consorzio ha realizzato uno sbarramento provvisorio in prossimità del ponte Ginori per consentire l’effettuazione delle opere in capo ad MM all’asciutto. Un certo livello d’acqua verrà invece mantenuto nel tratto di Naviglio dal ponte alla Darsena».

«ETVilloresi – conclude Folli – ha ridotto da sei a tre mesi la durata del periodo di asciutta, concentrando il più possibile le attività dei propri cantieri.