I ladri derubano la Scalzabanda di Napoli, la solidarietà “in musica” risponde a Cassano Magnago
Una storia che coinvolge la scuola cassanese Orlandi e l''associazione partenopea punta sulla musica per l'inclusione di ragazzi e ragazze delle periferie. Con un concerto speciale per far ripartire le attività
I ladri derubano di strumenti e attrezzature la banda musicale “di strada” a Napoli e la solidarietà risponde, a Napoli e anche al Nord, con un concerto organizzato dagli amici delle scuole Dante di Cassano Magnago.
Protagonista di questa storia (brutta per l’origine, bella per quel che sta creando) è la Scalzabanda di Napoli, banda giovanile nata nel centrale quartiere di Montesanto. Una formazione musicale che è nata e cresciuta in un quartiere popolare un tempo, oggi meno – che è luogo di passaggio ed è rimasto crocevia di persone, provenienze, immigrazioni (foto di apertura dell’articolo: Piero Bizzarro).
A novembre la banda è stata colpita da una serie di furti, ha perso varie dotazioni, «un mixer prima e tutti i flauti e i clarinetti che avevamo, di cui alcuni nuovi di zecca nell’ultima settimana». Un colpo duro per una realtà che nel tempo ha saputo coinvolgere anche tanti ragazzi di quartieri periferici della città e dei comuni vicini – Scampia, Miano, Secondigliano, Melito, Villaricca – e ha creato per loro occasioni importanti.
La Scalzaband in “trasferta” in RomaniaDopo il furto è nata una mobilitazione che ha coinvolto artisti (come l’attore Giobbe Covatta, il rapper Clementino, Sal Da Vinci e altri) e la città di Napoli, ma non solo.
Il 27 gennaio ci sarà un concerto dei ragazzi di Cassano Magnago, in provincia di Varese: al teatro dell’oratorio San Carlo si esibiranno i ragazzi della ex 3F Sezione Musicale delle scuole medie Orlandi e anche i docenti di strumento, con la partecipazione straordinaria di Francesco Paolo Manna, uno dei maestri della Scalzabanda.
L’iniziativa è stata promossa dalla Gen.Ca., l’associazione dei genitori delle scuole di Cassano nata: a inizio 2023.
L’iniziativa solidale con Scalzabanda non è ovviamente nato dal nulla, ma da un rapporto che esisteva già: «Grazie al professor Tommaso Noè lo scorso anno i ragazzi della nostra terza media hanno vissuto a Napoli quattro giorni di spirito, cuore e carisma napoletano, in collaborazione con Scalzabanda» spiega Laura Francabandiera, dell’associazione Gen.Ca.
Ora anche Cassano vuole dare qualcosa per la Scalzabanda Onlus, per far ripartire le tre bande nate nel quartiere Montesanto.
Sul palco ci saranno anche alcuni genitori, ex studenti delle scuole cassanesi, che chiuderanno il concerto con un ensemble di percussioni e chitarre.
Il concerto del 27 gennaio, alle 21, viene richiesta una donazione di almeno 5 euro per sostenere la banda, con prenotazioni a genca.associazionegenitori@gmail.com.
Un aiuto per la Scalzabanda svolge un ruolo sociale, offre lezioni gratuite, ha uno spazio gestito da ragazze e ragazzi dentro al complesso monumentale di San Giuseppe delle Scalze a Montesanto – da cui il nome. Crea occasioni per il quartiere (come il concerto alla stazione della Cumana, punto di passaggio e ingresso in città per migliaia di persone ogni giorno) e per la città (nei musei), ma soprattutto per le ragazze e i ragazzi, che hanno suonato con grandi artisti come Daniele Sepe e Vinicio Capossela e hanno potuto viaggiare anche a Cuba, in Argentina, nei Balcani, incontrando altri adolescenti.
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