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La gestione dei rifiuti urbani in Italia: bene Varese che si colloca tra le province più virtuose

La provincia è tra le realtà più virtuose con il 77,2 percento di raccolta differenziata. Un lieve miglioramento rispetto al 2021, ma un calo rispetto al 78 percento del 2020. Complessivamente la produzione totale di rifiuti vede un forte calo

raccolta differenziata nei cimiteri a Varese

Nel 2022, il panorama della gestione dei rifiuti urbani in Italia ha mostrato segnali contrastanti rispetto agli indicatori socioeconomici principali. Nonostante l’aumento del PIL e delle spese delle famiglie, la produzione nazionale di rifiuti urbani ha registrato una diminuzione complessiva. Questi dati emergono dal Rapporto Rifiuti Urbani dell’Ispra, presentato alcuni giorni fa insieme al Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia, che fornisce una panoramica dettagliata sulla situazione attuale.

COME E’ MESSA LA PROVINCIA DI VARESE

La provincia è tra le realtà più virtuose con il 77,2 percento di raccolta differenziata. Un lieve miglioramento rispetto al 2021, ma un calo rispetto al 78 percento del 2020. Complessivamente la produzione totale di rifiuti vede un forte calo.

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Produzione di Rifiuti Urbani e Tendenze Geografiche

La produzione nazionale dei rifiuti urbani ha superato i 29,1 milioni di tonnellate nel 2022. Tuttavia, nonostante l’incremento del PIL e delle spese delle famiglie, si osserva una diminuzione complessiva dei rifiuti urbani in tutte le macroaree geografiche. Un lieve aumento dello 0,4% si registra solo nei 14 comuni con una popolazione superiore ai 200 mila abitanti.

Raccolta Differenziata in Aumento

Secondo il Rapporto Ispra, la raccolta differenziata nazionale ha raggiunto il 65,2% della produzione totale, con punte più elevate in Veneto (76,2%) e Sardegna (75,9%). La Sicilia ha superato la soglia del 50%, evidenziando un aumento significativo negli ultimi cinque anni.

Gestione degli Impianti e Trattamento della Frazione Organica

Con 654 impianti di gestione dei rifiuti urbani operativi nel 2022, oltre la metà è dedicata al trattamento della frazione organica della raccolta differenziata. Tuttavia, non tutte le regioni dispongono di strutture sufficienti. Il recupero della frazione organica avviene principalmente negli impianti di trattamento anaerobico/aerobico (50,8%), seguiti da quelli di compostaggio (44,4%).

Obiettivi di riciclaggio e sfide

La percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani è cresciuta al 49,2%, ma rimane al di sotto dell’obiettivo del 50% previsto per il 2020 dalla normativa italiana. Gli sforzi devono essere intensificati per raggiungere l’ambizioso obiettivo del 65% entro il 2030.

Sostenibilità degli imballaggi

Un focus dell’Europa è sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio, con target ambiziosi al 2025 e 2030. Tutte le frazioni merceologiche hanno raggiunto i target fissati al 2025, ad eccezione della plastica, che si avvicina al 50%.

Costi e Finanziamenti

Il costo medio nazionale annuo pro capite di gestione dei rifiuti urbani è diminuito a 192,3 euro/abitante nel 2022. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha stanziato 2,1 miliardi di euro per investimenti nella gestione dei rifiuti e progetti innovativi di economia circolare.

Conclusioni e prospettive future

Il monitoraggio costante della gestione dei rifiuti è essenziale per raggiungere gli obiettivi europei e nazionali. Il Pnrr fornisce un sostegno finanziario significativo, ma la collaborazione tra enti pubblici e privati è fondamentale per implementare soluzioni sostenibili. Il futuro della gestione dei rifiuti urbani in Italia si prospetta sfidante ma ricco di opportunità per abbracciare pratiche sempre più eco-sostenibili.

Pubblicato il 03 Gennaio 2024
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