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Pagelle Pro Patria: tigrotti in crescita al servizio di un Castelli schiaccia Novara

Il Derby del Ticino è la migliore gara stagionale dei tigrotti di Busto Arsizio, che ancora non avevano vinto con più di un gol di scarto. A pensarci i "soliti sospetti": Castelli (5 gol stagionali, 3 al Novara) e il difensore-bomber Andrea Moretti

Pro Patria - Novara 3 a 0 (13.1.24)

La Pro Patria cala il tris al Novara e archivia il Derby del Ticino in una serata semplicemente perfetta, una di quelle che da tempo non si respirava a Busto Arsizio. (Servizio fotografico a cura di Roberta Corradin)

Le pagelle dei tigrotti, alla miglior prestazione della stagione.

ROVIDA 7 – I brividi, prima per il palo centrato in pieno da Urso e poi per un’uscita tentennante sul cross di D’Orazio, vengono completamente cancellati dal doppio, strepitoso, intervento nella ripresa prima su Calcagni (in più che sospetto fuorigioco) e poi sulla ribattuta a colpo sicuro di Corti. Impresa che, sul 2 a 0, mantiene la porta inviolata e conclude al meglio la serata perfetta. L’amichevole Spidey di Via Ca’ Bianca è tornato a difendere la porta di Busto Arsizio.

VAGHI 6,5 – Un bel tackle su Di Munno in area nel primo tempo dimostra che il difensore non è solo un velocista ma anche un abile mestierante quando si tratta di proteggere la “lunetta” e la porta di Rovida. Aveva iniziato la stagione titolare, poi si era un po’ defilato (ultima da titolare nel 2023 è stato ad ottobre a Vercelli). Fortunatamente il 2024 è iniziato nel migliore dei modi: e così il rigore procurato a Gorgonzola e l’ammonizione contro il Novara passano in secondo piano rispetto al gol all’attivo, agli interventi puliti e alle cavalcate sulla fascia quando viene spostato da quinto di centrocampo.

dal 82′ PIRAN 6 – Pochi in minuti in fascia per sostituire l’ammonito Vaghi. Si può godere la festa dal vivo.

SAPORETTI 7 – Quanto era mancato? Risposta: tanto, troppo. Purtroppo la sua stagione è stato molto sfortunata dal punto di vista fisici, con troppe assenze in precampionato e all’inizio (5) ma anche alla fine del girone di ritorno (3 ufficiale più diverse panchine per un dolore alla schiena). Fastidi fisici che continuano a tormentarlo e che anche ieri lo costringono a lasciare il campo quando tra l’altro la Pro Patria ha già finito i cambi.  Gli equilibri che detta sono perfetti, da leader senza contare che non far pesare l’assenza di Lombardoni al centro della difesa, non è compito facile, e forse viene dato un po’ troppo per scontato. Quello che i tifosi, e non, si augurano è di poter vedere i due giocare insieme, al meglio della condizione. La paura, invece, è che con l’Arzignano nessuno dei due sia arruolabile.

MORETTI 7,5 – Quarto gol stagionale per il difensore-goleador, a segno in 3 delle 6 vittorie della Pro Patria. Che sia a destra, o a sinistra (come contro il Novara), al fianco di Lombardoni, Saporetti o Minelli, il #6 è l’insostituibile della difesa bianco-blu (100% delle presenze, tutte da titolare). Uno stakanovista, che non trema neanche quando Urso vince un rimpallo in area e centra il palo, ma che colpendo di testa la traversa nel primo tempo toglie tutte le sicurezze al Novara e cambia di fatto il volto alla partita. Game changer e beniamino del popolo bustocco.

 

SOMMA 6,5 – L’esterno di scuola “doriana” sta trovando continuità, e spunto. Dopo tante galoppate, finalmente ne arriva una che non solo è utile alla squadra, ma anche vincente. Il 2-0 di ieri al Novara sera è una replica del 2-0 a Novara: questa volta è lui, bravo a non demordere e raccogliere la palla Pitou, ad arrivare sul fondo e mettere una palla a “rimorchio”,  a concludere a rete è lo schiaccia Novara Davide Castelli.

dal 60′ MINELLI 6,5  – Mezzora a difendere la porta di Rovida senza affanni particolari.

MALLAMO 6,5 – Il mister l’ha ripetuto in sala stampa: è il giocatore a cui il nuovo modulo calza meglio. Noi aggiungiamo: è il centrocampista che, a causa di una serie di stop, era mancato di più nel girone di ritorno. Non solo la “legna” data dalla presenza stabile a metà campo, ma anche tanta propositività (il vantaggio è frutto degli sviluppi di una sua “scodellata” in area). Tutti fattori che permettono alla squadra di non schiacciarsi mai, al contrario, di continuare ad attaccare in avanti un Novara sempre più sbilanciato dalla frenesia di riagguantare la partita. Ogni Batman (leggasi Fietta) ha un suo Robin.

FIETTA 6,5 – Avrebbe potuto “risparmiarsi” e giocare arretrato in difesa, invece il mister dà fiducia all’11 vincente di Gorgonzola. La squadra da lui guidata ripaga la fiducia, il capitano dà letteralmente tutto in ogni parte del campo. E per questo all’intervallo sarà costretto ad alzare bandiera bianca dopo aver lottato per tutti i primi 45′, quelli di complicati della partita, perché per 30′ il Novara, prima di sbriciolarsi, sembra poter prendere la meglio sul match. A fine partite pubblicherà una foto della squadra sotto la curva con colonna sonora Il meglio deve ancora venire. Che piaccia o meno la musica del “Lucianone”, il titolo della canzone rende al meglio la sensazione che adesso si respira a Busto Arsizio.

dal 46′ NICCO 7 – Il nuovo anno ha restituito quel giocatore tanto amato dalla tifoseria, il suo #10. In condizione, il centrocampista lotta, duella, rifornisce i compagni e conduce contropiedi, letteralmente fino al triplice fischio. Bella l’intesa con Stanzani, asse fulminea e ricca di qualità che potrà fare male agli avversari. Ad onor del vero, va detto che già l’anno scorso (in situazioni emergenziali) aveva dimostrato di essere in grado di fornire qualità e quantità in un centrocampo a 2.

NDRECKA 6,5Su e giù, qua e là: tutto il mondo far girar – cantava (all’incirca) Merlino a Semola nel classico La Spada nella Roccia. L’esterno prende alla lettera la consegna e la espleta. Inoltre, sfiora il sesto assist con un bel cross in area, sempre in complicità con Stanzani, che di testa va vicino al gol. Ma ieri la serata ha deciso di premiare come “miglior attore non protagonista” il gemello dell’altra fascia. Nulla gli impedisce comunque di scatenarsi sotto la curva a fine partita. Dentro la partita, dentro la squadra: d’altronde era stato lui a metterci la faccia quando i volti erano torvi e gli episodi punivano i tigrotti. Per esempio a Vercelli.

 

PITOU 6,5 – Non sempre al completo servizio della squadra, ma sulla strada giusta per farlo, rimanendo ancora una volta l’anello di congiunzione a metà campo. Questa volta la catena mancina viene asserragliata dai brevilinei del Novara e lui incappa in qualche difficoltà in più rispetto alla ultime uscite. Sta di fatto che il 2-0 nasce da una sua conduzione palla al piede sulla trequarti, ben seguita da Somma che raccoglie la sfera.

dal 71′ MARANO 6 – Prove generali sulla trequarti, linea di campo dove dà più presenza e fisicità di Pitou, ma meno estro. Anche se alcune sue intuizioni in verticale mostrare nel finale di partita sono tutt’altro da disdegnare. Potrà riservare belle sorprese.

STANZANI 7 – Vicino due volte al gol, prima sul cross già menzionato di Ndrecka, poi con una staffilata dai 25 metri che avrebbe “tirato giù lo stadio”, per usare un’espressione un po’ troppo in voga tra i telecronisti. Il nuovo modulo lo galvanizza, e, come già successo contro la Giana, nel finale con la sua velocità diventa davvero il terrore delle difese sbilanciate. Anche perché l’affiatamento con Nicco sempre essere rinato dalle ceneri della fenice.

CASTELLI 8 – Dopo l’assist di settimana scorsa, ecco la doppietta schiaccia Novara. Con il nuovo assetto tattico la Pro Patria riesce a rifornirlo con più frequenza, e lui ripaga contribuendo con prestazioni che permettono di fare 6 punti su 6 in questo 2024. Due schiaffi da fuori area (il secondo sotto il sette piega le mani di Desjardins), a dimostrazione che il “cobra dell’area di rigore” sa colpire da qualsiasi posizione, soprattutto il Novara. La sua vittima preferita. Dei cinque sigilli stagionali, tre sono proprio contro i Gaudenziani.

All. COLOMBO 8 – In questa sua prima stagione in panchina l’abbiamo visto arrabbiato, tanto da sbattere un pugno contro la porta per la frustrazione. In quelle occasioni spesso abbiamo utilizzato la metafora del seminatore, con allusioni a Nick Cave, che raccoglieva poco rispetto a quanto seminato. Dopo tanto penare adesso la sua creatura sta iniziando a germogliare e a raccogliere mesi di duro lavoro. La sensazione che la squadra è finalmente in grado di reggere l’onda d’urto, senza più sprofondare alla prima difficoltà, come invece ha fatto il Novara di Gattuso dopo la traversa colpita da Moretti. Lui si dice soddisfatto soprattutto dell’atteggiamento, noi aggiungiamo qualche dettaglio statistico che male non fa: mai la Pro Patria quest’anno aveva fatto due vittorie consecutive, mai aveva vinto con più di un gol di scarto. Nel Derby del Ticino arriva anche il clean sheet.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 14 Gennaio 2024
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