Più spese per parcheggi e pasto, gli addetti dei bar di Malpensa protestano in corteo
Contestano i costi aggiuntivi introdotti in autunno dalla Areas Food, l'azienda che opera per diversi brand tra bar, bakery e ristoranti. È la seconda giornata di protesta contro un accordo che era stato sottoscritto a Milano
È la seconda agitazione nell’arco di un mese e non sarà l’ultima, se non si troverà un accordo. I lavoratori dei bar e dei ristoranti dell’aeroporto di Malpensa sono tornati a protestare contro il “carovita”, questa volta con un corteo che ha attraversato l’aerostazione del Terminal 1.
Camerieri e inservienti lavorano per tanti marchi diversi ma sono dipendenti della Areas Food spa, una società (partecipata di MyChef e di Sea) attiva anche in tutti e tre gli aeroporti di Milano, vale a dire a Malpensa, Linate e Orio al Serio.
Sui volantini distribuiti a passeggeri e altri dipendenti aeroportuali le ragioni della protesta sono sintetizzate in due passaggi chiari che spiegano il carovita che si trovano ad affrontare: “maggiori costi per il parcheggio, maggiori costi per il pasto”.
Sono due voci che pesano per i trecento lavoratori, in buona parte donne: pesano dal punto di vista economico ma investono due sfere che significano qualità della vita e quindi hanno un significato particolare. Il parcheggio delle auto ad esempio per molti dipendenti di società di servizi, in generale, è una fase che impone allungamenti dei tempi e percorsi disagevoli e l’aggravio economico è – in questo caso – un elemento in più.
Rivedere l’accordo lombardo
In passato sull’aeroporto di Malpensa si erano ottenute condizioni più favorevoli, ma un accordo firmato nell’autunno scorso (da azienda e regionale delle categorie del commercio) ha rappresentato un passo indietro per chi lavora a Malpensa, a differenza di quanto avviene per chi opera a Linate e Orio.
Una situazione anomala, con il livello più locale – a Malpensa – che contesta quanto sottoscritto a Milano.
D’altra parte la protesta è sentita da chi lavora in aeroporto ed è stata sostenuta dal livello locale delle sigle di tutte e tre le categorie sindacali confederali, la Filcams Cgil, la Fisascat-Cisl e la Uiltucs Uil, presenti con le loro bandiere.
Il corteo ha percorso i saloni del Terminal 1 dalle 12 alle 13, i dipendenti hanno distribuito i volantini anche davanti ai singoli punti vendita dove lavorano, per lo più di grandi marchi (come Mc Donalds) e anche di qualche nome noto (come i locali degli chef Oldani e Cannavacciuolo).
Si arriverà allo sciopero nei bar e ristoranti di Malpensa?
La mobilitazione di oggi è stata attuta mediante la convocazione di due assemblee sindacali in orario di lavoro, una dalle 12 alle 13 e l’altra dalle 13 alle 14. «È evidente che se l’azienda non fornirà un riscontro siamo pronti allo sciopero con astensione dal lavoro» rimarca però Livio Muratore, della Filcams-Cgil.
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