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Ryanair: “Non riduciamo i voli in Italia”. C’è un ritardo, per i tempi di consegna dei Boeing

La compagnia low cost spiega i dati sugli operativi del 2024, che mostravano una generale contrazione delle low cost. "Pronti a investire in Italia, speriamo anche con nuove basi"

Ryanair Malpensa

«Ryanair non sta riducendo i voli in Italia nel 2024». La compagnia irlandese, di gran lunga maggior player nel segmento low cost dell’aviazione, affida a una nota ufficiale la sua rassicurazione, di fronte alle analisi che riportavano una riduzione dell’offerta complessiva sull’Italia.

«Al contrario, Ryanair aumenterà i posti in Italia di circa il 10%».
L’analisi sulla “ritirata” delle low cost, però, non era priva di una sua base di dati, ma – dicono da Ryanair – la programmazione oggi visibile pubblicamente è incompleta: «Il nostro programma completo per la Summer ‘24 non è ancora completamente caricato a causa dei ritardi nelle consegne dei Boeing».

Un tema non certo inedito, che aveva già portato a una contrazione nei mesi scorsi, a causa dell’allungamento dei tempi di consegna di nuovi aerei da Seattle, per le necessità di verifiche su componentistica dei 737 Max. Pochi giorni fa lo stesso Micheal O’Leary, ceo di Ryanair, ha spiegato che i ritardi nelle consegne dei Boeing comporteranno una contrazione dei profitti tra il 2 e 2,5%.

Ryanair pronta a investire, “speriamo anche una o due nuove basi”

In ogni caso, per quanto ci siano ritardi, Ryanair è convinta che una volta completato l’operativo summer («entro metà febbraio») si arriverà ad «una crescita del traffico del 10% da parte di Ryanair in Italia nel 2024». E non solo: «Mentre altri si stanno ritirando dall’Italia, Ryanair sta crescendo e collaborando strettamente con il Governo e le Regioni per investire in nuovi aerei, nuove rotte, nuovi posti di lavoro e speriamo in uno o addirittura due nuove basi in Italia nel 2024». Approfittando anche delle difficoltà di altri competitor, eventualmente.

L’analisi sui numeri globali delle low cost metteva in luce una contrazione, sull’Italia, di Ryanair (a questo punto smentita), di Easyjet e soprattutto un crollo di Wizzair, la low cost ungherese che su Malpensa aveva investito molto.

I dati su cui si basa l’analisi sono quelli degli operativi già caricati per il periodo gennaio-settembre. Va detto – come rimarcavamo nel precedente articolo – che nel mondo dell’aviazione le modifiche per rispondere alle esigenze del mercato possono anche essere effettuate nel corso dell’anno.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 11 Gennaio 2024
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