Viaggi in Giordania, nuovi accordi con l’Italia per promuovere il turismo religioso
Le discussioni si sono concentrate sull'incoraggiamento del pellegrinaggio cristiano, in particolare con l'annuncio del 2030 come anno di Giovanni Battista "Profeta Yahya Bin Zakaria"
Il Ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania Makram Qaisi e il Segretario di Stato vaticano Cardinale Pietro Parolin hanno discusso delle forme di collaborazione per promuovere il pellegrinaggio cristiano in Giordania in un incontro avvenuto giovedì 11 febbraio a Roma. Il ministro giordano, accompagnato dal capo della Commissione parlamentare per il turismo, il deputato Majdi Yaqoub, e dal segretario generale del ministero, Imad Hijazin, Qaisi ha, inoltre, partecipato all’udienza settimanale di Papa Francesco nell’Aula Paolo VI. Nella stessa giornata la delegazione giordana ha incontrato il Ministro del turismo italiano Daniela Santanché per sensibilizzare il pubblico italiano sulla sicurezza della Giordania e sulla sua distanza geografica dalle zone di conflitto. Qaisi e la sua controparte italiana hanno anche discusso di come sviluppare la cooperazione tra i settori privati di entrambi i paesi e promuovere le offerte turistiche della Giordania in Italia, poiché i cittadini italiani rappresentano il secondo più grande gruppo di visitatori europei in Giordania.
Durante gli incontri con i leader religiosi a margine della visita in Vaticano, le discussioni si sono concentrate sull’incoraggiamento del pellegrinaggio cristiano, in particolare con l’annuncio del 2030 come anno di Giovanni Battista “Profeta Yahya Bin Zakaria”, e sull’invito ai cattolici di tutto il mondo, attraverso un messaggio di Papa Francesco, a visitare i luoghi di pellegrinaggio cristiani in Giordania, in particolare il sito del Battesimo e quello di Macheronte.
Il Vaticano riconosce cinque luoghi di pellegrinaggio in Giordania: Betania oltre il Giordano, il sito del Battesimo di Gesù Cristo, il Monte Nebo, la Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, Tell Mar Elias e Macheronte, dove Giovanni Battista fu decapitato. Qaisi ha informato il Segretario di Stato vaticano sui lavori in corso presso il sito della fortezza di Macheronte per rinnovare il sito per renderlo pronto ad accogliere i pellegrini.
Per celebrare la dichiarazione vaticana del Giubileo 2025 e il 30° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Giordania e il Vaticano, Qaisi ha proposto di organizzare un’iniziativa culturale e di sensibilizzazione al Vaticano verso la fine del 2023 per evidenziare l’importanza e la santità del pellegrinaggio cristiano ai cinque siti approvati dal Vaticano. Parolin ha sottolineato l’importanza di questi punti e lo status della Giordania per il Vaticano, osservando che “la Giordania è l’unico paese ad essere stato visitato da quattro papi, a partire da Papa Paolo VI nel 1964, seguito dalle visite di Papa Giovanni Paolo II nel 2000, Papa Benedetto XVI nel 2009 e Papa Francesco nel 2014”.
Durante l’incontro con l’arcivescovo Salvatore Rino Fisichella, che supervisiona il pellegrinaggio cristiano in Vaticano, Qaisi ha presentato l’offerta di turismo religioso della Giordania e il percorso di pellegrinaggio cristiano che collega il sito del battesimo con il Monte Nebo, Macheronte e altri importanti siti religiosi, sottolineando il ruolo vitale di questo collegamento per i pellegrini. Fisichella ha espresso l’apprezzamento del Vaticano per gli sforzi della Giordania per preservare questi luoghi santi, affermando che la Giordania ha stabilito un modello di armonia e coesistenza tra le sue comunità cristiane e musulmane.
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