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Omicidio di Andrea Bossi. Uno dei due giovani arrestati rapinò una prostituta due anni fa

L'esistenza del 21enne accusato di aver ucciso l'amico insieme a Michele Caglioni a scopo di rapina, era già da tempo oltre la legalità. Da chiarire se qualcuno ha aiutato i due in questo mese di vagabondaggio

Generico 29 Jan 2024

Hanno passato la prima notte in carcere e saranno interrogati entro lunedì, il 21enne di Samarate Douglas Carolo e il 20enne di Cassano Magnago Michele Caglioni, dal giudice per le indagini preliminari Valeria Giacoia. Il primo è difeso dall’avvocato Vincenzo Sparaco mentre il secondo dal collega Luigi Ferruccio Servi.

Sui due pende la pesantissima accusa di omicidio volontario e rapina in concorso di Andrea Bossi, il 26enne di Fagnano Olona ucciso con una coltellata al collo un mese fa nella sua casa di via Mascheroni a Cairate.

Uno dei due sta collaborando con gli inquirenti

Gli inquirenti hanno presentato ieri, mercoledì, i risultati di un’indagine certosina e paziente che ha ricostruito la presenza dei due 20enni nel luogo dove è stato commesso il delitto e, grazie ad una prima collaborazione da parte di uno dei due, ha permesso di ritrovare parte della refurtiva (in particolare monili d’oro) e alcuni oggetti appartenenti alla vittima come i due mazzi di chiavi, un posacenere e alcuni pezzi del telefonino che avevano portato via e nascosto in un terreno vicino alla casa di Bossi.

La condanna per rapina del 2021

Emerge, inoltre, qualcosa in più sulla vita di Douglas Carolo che solo due anni fa era stato condannato per una rapina ai danni di una prostituta. Fatto per il quale era stato condannato ma la pena era sospesa. Quando è stato arrestato, a casa di amici, è stato anche trovato in possesso di sostanza stupefacente.

Il rapporto tra Andrea Bossi e Douglas Carolo

Un’esistenza, la sua, già tormentata da tempo e caratterizzata da una sorta di vagabondaggio da un posto ad un altro che lo aveva portato a conoscere anche Andrea Bossi, ancora da chiarire in quale contesto e da quanto tempo si frequentassero. Andrea, che a differenza di Douglas non abusava di droghe o alcol, proveniva da un ambiente oratoriano, si buttava con fiducia nella vita e cercava sempre di aiutare gli altri. È probabile che l’amico abbia approfittato di questa sua buona fede per puntare all’oro che teneva in casa.

Possibili ulteriori sviluppi

L’indagine, per il momento, non può di certo definirsi conclusa. Il sostituto procuratore di Busto Arsizio, Francesca Parola, intende aspettare l’interrogatorio dei due ragazzi con l’obiettivo di fare luce su molti aspetti ancora poco chiari di questa vicenda terribile e non è da escludere che possano essere presi ulteriori provvedimenti. Va chiarito come i due abbiano vissuto in questo mese, chi li abbia ospitati nel loro girovagare e se qualcuno li abbia in qualche modo favoriti.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 29 Febbraio 2024
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