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Quinto giorno di sciopero a Milano Malpensa, tour de force di trattativa con il Prefetto di Varese

L'astensione dal lavoro si è prolungata oltre il limite dello sciopero dichiarato, che doveva concludersi venerdì sera. Un caso delicato, nel principale scalo italiano per le merci: dopo che aveva ottenuto un rinvio a gennaio ora il Prefetto di Varese ha il difficile compito di sbloccare la situazione

Malpensa Generiche

Davanti al magazzino principale della “cargo city” dell’aeroporto di Milano Malpensa ci sono decine di operai in giubbino giallo in presidio. È il quinto giorno di sciopero a oltranza in Mle Bcube, uno dei principali operatori del più importante scalo italiano per le merci aeree.

Un caso delicato, che ha spinto il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello a convocare un nuovo tavolo di confronto per cercare di sbloccare le trattative (o meglio: avviarle). Il Prefetto aveva già assunto un ruolo attivo a gennaio, quando era riuscito ad evitare lo sciopero dell’8 gennaio, rinviato di un mese in cambio di un impegno ad un confronto tra azienda e sindacati entro la fine del mese. Che però non si è svolto, denunciano i lavoratori e i sindacati di base che stanno sostenendo la protesta.

Il Prefetto di Varese (competente per territorio, dal momento che l’aeroporto intercontinentale di Milano si trova interamente in provincia di Varese) ha convocato al tavolo tutte le parti coinvolte, dunque non solo l’azienda oggetto dello sciopero – la Mle Bcube – e i sindacati di base, ma anche i sindacati confederali, che hanno firmato il rinnovo del contratto nazionale, e le altre aziende che assicurano l’handling delle merci, vale a dire il carico/scarico degli aerei e la gestione dei magazzini. Oltre a questo, al tavolo a Villa Recalcati sono stati chiamate anche Sea ed Enac, rispettivamente il gestore dell’aeroporto e l’autorità dell’aviazione civile.

Malpensa Generiche

L‘incontro, iniziato alle 9.30 del mattino, si è rivelato lungo e il confronto approfondito, prolungato fino all’ora di pranzo. Si attende di conoscere l’esito.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 13 Febbraio 2024
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