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Ritardi e merci accumulate alla cargo city di Malpensa. “Serve un intervento emergenziale”

"Gli operatori lamentano gravi disservizi e forti rallentamenti dell’operatività", dice l'associazione di categoria degli spedizionieri. Che propone anche un "reset" di 48 ore e più pianificazione strategica

Malpensa - Cargo city

Quest’inverno – fino a gennaio – l’80% delle merci a Malpensa hanno viaggiato con significativi ritardi. E di fronte alle nuove tensioni anche sul piano del lavoro (con lo sciopero a oltranza di cinque giorni, settimana scorsa), l’Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree arriva a chiedere un provvedimento drastico: un blocco di 48 ore per “resettare” il sistema, smaltire quel che si è accumulato.

«Gli impatti di questi disservizi sono tutti a carico della merce che raggiunge in ritardo i clienti finali – dice Alessandro Albertini, presidente di Anama (l’Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree, aderente a Fedespedi e Confetra)-  indebolendo così la competitività e aumentando i costi diretti ed indiretti delle imprese italiane di produzione e di import-export sui mercati internazionali».

Albertini cita i problemi del lavoro, ma non solo, anche una debolezza infrastrutturale: «La crisi del settore cargo a Malpensa è l’esito dell’assenza di pianificazione strategica a livello nazionale per il trasporto aereo, di anni di mancati investimenti e manutenzioni nella Cargo City ripartiti solo due anni fa e di una scarsa qualità nel livello di servizio che ANAMA denuncia da anni con scarsi riscontri tangibili».

Malpensa generica 2019
Le infiltrazioni di acqua dal tetto dei magazzini cargo alcune ore dopo un nubifragio che aveva colpito Malpensa lo scorso anno. Al di là delle manutenzioni, Anama ha sostenuto anche il decreto per una nuova cargo city, approvato nell’autunno scorso dal governo e che doveva “sbloccare” l’ampliamento dell’aeroporto

«A queste criticità – prosegue Albertini – si sono sommati a Malpensa continui scioperi del personale di magazzino di Alha e MLE, che devono far riflettere e che devono trovare una soluzione strutturale, senza la quale l’aeroporto non potrà ripartire».

L’ultimo sciopero, portato avanti a oltranza e concluso dopo una lunga e paziente mediazione del Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, ha mostrato la fragilità derivata da una conflittualità che si trascina da tempo sul fronte del lavoro.

Malpensa Generiche

I numeri del cargo a Malpensa e della sua “fragilità”

Secondo l’ultima edizione dell’Economic Outlook di Fedespedi, l’osservatorio quadrimestrale sull’andamento del trasporto merci internazionale elaborato dal Centro Studi Fedespedi, lo scalo di Malpensa nel 2023 concentra ancora il 61,8% dei volumi cargo, nonostante abbia registrato una flessione del traffico del -6,8% rispetto al 2022.

Si tratta di una performance negativa che si inserisce in un quadro difficile per il cargo aereo nazionale che ha chiuso l’anno passato con -1,6% rispetto al 2022.

Dalle rilevazioni effettuate da ANAMA su un campione rappresentativo di aziende di spedizioni risulta, infatti, che a novembre 2023 e di nuovo a gennaio 2024, l’80% circa delle spedizioni in import arrivate a Milano Malpensa sono state gestite con tempistiche superiori del 50% rispetto al livello fissato dalla Carta dei Servizi Merci che fissa i tempi di gestione delle merci in 6 ore per i voli BUP, 9,5 ore per i voli passeggeri e 18 ore per i voli cargo, prevedendo un limite di operazioni fuori standard dell’8%.

Un piano emergenziale per il cargo a Malpensa

Sono numeri che raccontano una emergenza, nata da più cause.
E Anama su questo non si nasconde: «Nell’immediato – continua  Albertini – occorre un piano di intervento emergenziale per ripristinare l’operatività presso il primo aeroporto cargo del Paese, per questo abbiamo proposto un blocco del cargo aereo fino al completo smaltimento delle giacenze e/o un blocco degli handler Alha ed Mle».

Alessandro Albertini
Alessandro Albertini

Nel corso dell’ultima recente riunione del Comitato per la regolarità e qualità dei servizi aeroportuali gli operatori di Handling aeroportuale hanno espresso una visione ottimistica con riferimento allo smaltimento dell’arretrato.

Se l’analisi è impietosa, drastiche sono le diverse proposte avanzate da Anamaal gestore aeroportuale SEA e alla direzione aeroportuale ENAC di Malpensa: “Un blocco del cargo aereo su Malpensa per almeno 48 ore al fine di consentire agli operatori di Handling di smaltire le giacenze di magazzino”. O ancora  “un blocco dei due principali handler aeroportuali di Milano Malpensa, Alha ed MLE, per almeno 48 ore al fine di consentire agli operatori di handling di smaltire le giacenze di magazzino”.

Oppure una soluzione a lungo termine: “Lo spostamento del traffico di alcuni vettori aerei su altri handler per un periodo di almeno un anno al fine di ridistribuire il traffico in arrivo sullo scalo e ripristinare operatività ordinaria” o lo “spostamento di alcuni vettori aerei cargo su altri aeroporti nazionali”.

«Di fronte a questa situazione critica del settore cargo e al continuo evolversi del mercato – prosegue il Presidente di ANAMA Alessandro Albertini –  chiediamo con urgenza un tavolo con tutti gli stakeholder (gestori aeroportuali, ENAC e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) dedicato al cargo aereo italiano  per definire nuovi modelli di business con regole certe ma soprattutto trasparenti per il mercato per la tutela della competitività del Made in Italy, dell’occupazione e della filiera del trasporto aereo».

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Pubblicato il 21 Febbraio 2024
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