A Castano Primo si spacca il centrosinistra e si va verso una corsa a quattro
Da un lato centrodestra e AttivaMente come proposta totalmente alternativa, dall'altra due diversi gruppi che si richiamano alla decennale esperienza con il sindaco Pignatiello. Due gruppi che non hanno trovato la sintesi e si presentano con nuovi nomi
A giugno 2024 si va a votare anche a Castano Primo e lo scenario è meno scontato di quanto si potesse immaginare: dopo dieci anni del sindaco Giuseppe Pignatiello, pare ci saranno almeno quattro candidati. La notizia è la spaccatura del centrosinistra uscente: da una parte un forte nucleo del gruppo uscente che si prepara a una corsa solitaria (ridefinendo il nome), dall’altra il Pd che si presenterà Alessandro Landini, attuale assessore della giunta Pignatiello, sotto il nome “Che bella Castano”.
Lo storico gruppo “Progettando Castano” ha ridefinito il nome, modificandolo in “Insieme Progettando Castano”, a marcare la discontinuità con il resto dell’alleanza del 2014.
«Fin dalla sua fondazione, il Gruppo Progettando Castano Primo ha basato il proprio operato su princìpi ritenuti da tutti imprescindibili: spirito di servizio per la nostra città, grande coesione, rispetto reciproco, libertà di pensiero e, non da ultimo, amicizia. La scelta di essere parte integrante della coalizione “Che bella Castano” e di sostenerne il candidato era nata proprio con questo spirito, spirito che, negli ultimi mesi, purtroppo è stato smarrito a vantaggio di scelte individuali, non condivise, basate su logiche di partito ed equilibri che non trovano riscontro nella nostra idea di politica e di buona amministrazione».
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Un messaggio duro, di rottura ormai insanabile, rispetto al progetto della nuova alleanza di “Che bella Castano”, che a questo punto va avanti con Alessandro Landini (e il Pd).
La notizia nella notizia è che anche il sindaco Pignatiello ha preso la sua decisione: «Con piacere condivido questa scelta del gruppo di cui da sempre faccio parte» ha rimarcato, postando anche il video di presentazione del nuovo logo di “Insieme Progettando Castano”.
Si è parlato in particolare di una rottura sulla questione della presenza o meno del sindaco uscente nella lista (come candidato consigliere), ma va notato che attraverso i suoi social, il gruppo di Insieme Progettando Castano ha anche specificato che la rottura «non è questione di Pignatiello sì o Pignatiello no». Che da un lato ridimensiona forse lo scontro sul peso del sindaco uscente, dall’altro forse tradisce tensioni più profonde.
Il caso di spaccatura tra civici e Pd a Castano Primo non è l’unico che sta emergendo in zona in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno: un caso simile si è prodotto anche a Malnate, nel Varesotto.
Corsa a quattro alle elezioni di Castano Primo
A questo punto lo scenario va verso una corsa a quattro: il centrosinistra di Landini, il gruppo civico con Pignatiello (entrambi, in modi diversi, in continuità con l’esperienza degli ultimi due anni) e poi le forze che invece si propongono nell’ottica della discontinuità: il centrodestra dei partiti con candidato Roberto Colombo che ha ufficializzato la sua candidatura a fine 2023 e la civica “AttivaMente” che candida Federico Cerruto (e intanto ha iniziato già a lanciare le sue proposte per la cittadina).
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