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“Samarate non è una città insicura”

Luca Macchi, ex assessore e consigliere di Forza Italia, invita a maggiore prudenza nel toccare il tema della sicurezza e del disagio giovanile. "Quando si incolla una cattiva nomea ad una città poi servono decine di anni per togliersi quella fama"

giunta tarantino samarate

Il flash mob di Fratelli d’Italia in piazza a Samarate ha sicuramente creato molto dibattito a Samarate: un’iniziativa nata dalle notizie di cronaca che in tempi recenti hanno toccato la città e che ha aperto anche una riflessione critica.

«Mi sia permesso dire che il messaggio, che qualcuno negli ultimi tempi vuole far passare in riferimento al grado di sicurezza della città di Samarate, sta diventando fuorviante» dice oggi Luca Macchi, ex assessore e consigliere comunale per Forza Italia. «Samarate non è una città insicura, mettiamocelo in testa».

Per certi versi il dibattito ha fatto emergere una sorta di rovesciamento dei ruoli tradizionali: con la maggioranza Lega-Fratelli d’Italia che solleva il tema della sicurezza e del disagio giovanile e voci quantomeno esterne all’amministrazione (come Macchi, che viene dal centrodestra) che invitano a maggiore prudenza.

Macchi prova ad affrontare con equilibrio la questione: «Io credo che i cittadini samaratesi non abbiano una percezione di città insicura, non mi risulta che ci siano bande organizzate che terrorizzano i cittadini, luoghi abbandonati e frequentati da gruppi di delinquenti, vie o piazze non frequentabili per presenza di gang organizzate», italiane o straniere. «L’insicurezza diffusa nasce dalla violenza quotidiana presente in certe città, in cui i cittadini subiscono nelle proprie case furti e rapine, dove ci sono quartieri malfamati, aggressioni nelle strade a giovani donne, anziani o ragazzi. L’insicurezza nasce dove c’è violenza urbana, il furto con strappo, l’accattonaggio aggressivo, il furto di vetture, dove ci sono atti di violenza criminale».

«Se poi si cerca di far passare Samarate per una città violenta o insicura prendendo ad esempio singole tragedie famigliari allora non ci siamo, questo sarebbe ingiusto, con tutto il rispetto e la vicinanza che si deve portare a chi ha vissuto certe tragedie, non le si deve confondere con il tipo di violenza che crea insicurezza nella gente».

Samarate, il degrado e il disagio giovanile

Macchi invita alla prudenza: «Scorretto cercare di far passare una città per città insicura quando non è così. Quando si “ incolla” una cattiva nomea ad una città poi servono decine di anni per togliersi quella “ fama”».

Al di fuori del merito della questione, Macchi con una dose d’ironia dà anche una lettura che ridimensiona l’adesione all’iniziativa di Fratelli d’Italia: «Devo dire che non mi è sembrato tanto “flash” ( tre ore) e ancora meno “mob” ( non c’era una gran folla), è stato semplicemente un tradizionale “gazebo politico” preelettorale». Il flash mob come detto ha già animato il dibattito politico, con accuse dall’opposizione e repliche da FdI.

Pubblicato il 26 Marzo 2024
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