Nel primissimo pomeriggio di lunedì 4 marzo sui cieli della zona a ridosso di Malpensa si è sentito il ronzio di un aereo ad elica particolare: si tratta del Piaggio P.180 dell’Enav, l’ente della navigazione aerea: è un velivolo specializzato che ha il compito di effettuare radiomisurazioni, verifica e orientamento dei radiofari e delle altre apparecchiature che fanno “dialogare” l’aeroporto con gli aerei in decollo e in atterraggio.

Nello specifico il velivolo è decollato da Malpensa alle 13.35, ha sorvolato la periferia di Gallarate e ha poi effettuato una serie di manovre sui cieli a Sud dello scalo principale di Milano, sopra le aree di Cuggiono e del Castanese. Successivamente, come da piano di volo, ha proseguito verso l’aeroporto di Cuneo Levaldigi.

L’Enav (nato come ente nazionale assistenza al volo, anche se ora è una spa) ha in dotazione in totale quattro P.180 Avanti II Flight Inspections (foto wikimedia), prodotti dalla Piaggio Aero Industries: l’ultimo esemplare è stato consegnato nel 2013. Versioni diverse del P.180 sono impiegate anche da Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.

A cosa serve l’aereo P180? Ecco la spiegazione di Enav

ENAV svolge un’attività continua di controllo delle radioassistenze nazionali (Radar, VOR, DME, VDF, ILS ecc.). Tali apparati utilizzano segnali elettromagnetici  che forniscono al pilota, su apposite strumentazioni di bordo, informazioni circa la posizione del proprio volo sul piano orizzontale o verticale. La continua verifica  dell’accuratezza dei segnali radioelettrici permette agli operatori del trasporto aereo di volare in massima sicurezza.

L’attività è svolta tramite una flotta di aeromobili Piaggio Aero P180 Avanti II, di proprietà ENAV, che effettuano una media di 1800 ore di volo l’anno. Questi velivoli, appositamente allestiti, consentono di eseguire controlli in volo senza necessità di apparecchiature installate a terra ottenendo risultati in tempo reale e sempre in linea con le normative internazionali.