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Il video del consiglio di Cardano ‘scomparso’. “Sull’asilo Bossi poca trasparenza”

È la denuncia congiunta dei due gruppi di opposizione, sulla seduta in cui si è discusso del nuovo regolamento dell'asilo nido. Il punto: la registrazione online sarebbe stata tolta dal sito comunale prima delle 24 ore previste dal regolamento

Cardano al Campo generico

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei due gruppi consiliari di opposizione di Cardano al Campo, dopo l’ultima seduta in cui si è discusso anche del nuovo regolamento dell’asilo nido Bossi

 

Comunicato congiunto delle Consigliere e Consiglieri dei Gruppi “Cardano è” e “Progetto Cardano”

Una azione poco chiara, poco trasparente e assai grave nel mancato rispetto dei cittadini e delle regole, ci costringe ad inviare alla stampa questo comunicato: l’accesso e la registrazione You Tube del Consiglio Comunale è stata tolta dal sito comunale già dalla mattina del 24 aprile, senza rispettare il regolamento ( che prevede la durata di 24 ore) e oscurando così la possibilità di rivedere il giorno dopo le “prodezze” di consiglieri e assessori.

Infatti, possiamo davvero affermare che l’attuale maggioranza ha chiuso col botto in quanto, durante la trattazione degli ultimi punti all’OdG della seduta del 23 aprile, ha dato vita ad uno spettacolo indecoroso, confermando fino alla fine il proprio atteggiamento autoreferenziale ed esclusivo.
Nella seduta in questione, al punto 9 dell’o.d.g., era prevista l’approvazione del nuovo regolamento del nostro Asilo Nido, un argomento delicatissimo (in quanto riguarda tutta la cittadinanza) che è stato trattato in modo freddo, superficiale e senza nessun nostro coinvolgimento.

Infatti, il nuovo e stravolgente regolamento, è stato soltanto inviato via PEC senza nessuna convocazione della commissione e, all’esplicita richiesta di motivazione da parte di Sergio Biganzoli, l’Assessora Buccelloni ha glissato con un secco «Sono stata scoraggiata dal Sindaco», scatenando un’inevitabile bagarre tra membri della maggioranza e della stessa Giunta.
Non c’è stata neppure una risposta alla domanda di Paola Torno che, dopo aver commentato le modifiche introdotte, chiedeva «Avete idea della direzione in cui state mandando il nido?», il che dimostra che nessuno dei presenti avesse idea di cosa si stesse parlando.

La nostra richiesta è stata semplice: rinviare il punto in modo da poter discutere ed approfondire meglio l’argomento ed avere un dialogo costruttivo. Richiesta inascoltata, motivata, da un lato, da una presunta impossibilità di convocare a breve un altro Consiglio durante il periodo elettorale e, dall’altro, da possibili sanzioni da parte di ATS a seguito dell’inerzia amministrativa da parte della maggioranza per la mancata approvazione del Regolamento. Come anche inascoltata è stata la richiesta di Vincenzo Proto di non dividersi sulla questione nido ed evitare di farne una mera questione di colore politico.

Ci teniamo a specificare che questo regolamento viene comunque approvato con ben quattro anni di ritardo, visto che recepisce integralmente un provvedimento del 2020 di Regione Lombardia, e che la stessa Buccelloni ha dichiarato più volte che un suo rinvio non avrebbe comportato nessuna sanzione per il Comune. Risultato? Assessora zittita, e delegittimata ulteriormente (come già avvenuto per l’esternalizzazione dell’anno scorso), regolamento messo ai voti e, successivamente, approvato.

Un voto al quale, su iniziativa di Massimo Poliseno, nessuno di noi cinque ha deciso di partecipare, per protesta verso la maggioranza la quale, con i propri atteggiamenti, ha dimostrato fino alla fine mancanza di trasparenza, collaborazione e competenza, relegando il Consiglio Comunale ad uno squallido teatro di formalità, in cui l’unico apporto dei propri membri è stato quello di sollevare la mano in segno di approvazione o disapprovazione, senza alcuna reale volontà di confronto o discussione.

Il nostro nido è un fiore all’occhiello della nostra città e, come più volte sottolineato da Michela Marchese, ha sempre fornito un servizio essenziale alla nostra comunità e, pertanto, deve essere tutelato. Ma questa Amministrazione non ha mai mostrato interesse verso di esso, sminuendone l’importanza e adesso confinandolo ad un servizio secondario, dando un’ulteriore prova della loro miope visione sul futuro dello stesso.

Pubblicato il 29 Aprile 2024
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