A Busto Arsizio c’è una fabbrica con dentro una villa che è uno studio legale che contiene una mostra
Nello studio legale A&A di via Cellini 22 inaugurata la mostra "Anima Sottile" dello scultore giapponese Kato Kimiyasu nell'ambito della rassegna M(a)y Fiber. Dietro un anonimo muro di cinta di un'azienda si nasconde un mondo
Busto Arsizio è una città che sa sorprendere. Può capitare, una sera di maggio, di finire in una zona fuori dal centro dove l’ultima cosa in cui pensi di imbatterti è l’arte e la penultima è uno studio legale tra i più affermati in Italia. Non solo, perchè il contenitore è una villa degli anni ’40, austera fuori e bella dentro, come imponeva un codice etico non scritto nella città del lavoro, mentre il mondo era in guerra.
Siamo in via Cellini, la scusa è un’esposizione d’arte del giapponese più italiano che c’è (Kato Kimiyasu) nell’ambito degli eventi collaterali di M(a)y Fiber, lontano dai “salotti” del centro. Al numero 22 c’è un’azienda (la Aspesi, che produce dal 1932 filati di raion) che ha al suo interno una villa (di famiglia), che contiene uno studio legale (Albè e associati, noto come A&A), che ospita a sua volta una mostra d’arte. Dietro un anonimo muro di recinzione c’è tutto questo.
L’inaugurazione dell’esposizione di opere in acciaio armonico, legno e pietre è ospitata in parte nel piccolo e curato giardino e in parte nel salone di rappresentanza. Il titolo è “Anima sottile” e sottili e leggere sono le sculture, mosse dalla brezza che dà loro un’anima.
Come ricordato dall’assessore alla Cultura Manuela Maffioli la mostra si inserisce come evento collaterale nel programma dell’edizione 2024 della tradizionale rassegna dedicata alla fiber art che quest’anno ospita, come nome di punta, Michelangelo Pistoletto con due opere come “La venere degli stracci” e “Il terzo paradiso”, l’annuale mostra di miniartextil e molto altro.
L’avvocato Giorgio Albè, padrone di casa, ha aperto, invece, ancora una volta le porte dello studio legale all’arte che nella villa ha già lasciato il segno ovunque con fotografie che ricoprono le pareti e opere di altri artisti che hanno esposto negli ultimi anni negli ampi spazi dello studio. Una collaborazione con l’amministrazione votata al bello e alla cultura che ha fatto di questo angolo di periferia bustocca, uno scrigno magico che si apre per ospitare mondi apparentemente lontani.
La mostra è visitabile fino al 31 maggio. Orari: lun – ven su appuntamento, telefonando al n. 0331 639176.
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