Giovanni Fietta si ritira: il capitano della Pro Patria dice addio al calcio
A quarant'anni il capitano dei tigrotti di Busto Arsizio appende le scarpe al chiodo: "Al di là delle qualità tecniche credo di aver portato in campo anche i valori che mi ha trasmesso la mia famiglia". La società lo ringrazia: "Per te le nostre porte saranno sempre aperte"
«Il giorno è arrivato, anche se non lo avrei mai voluto il tempo non si può fermare. Ho deciso di smettere con il calcio giocato». Dopo 518 partite tra i professionisti il capitano della Pro Patria Giovanni Fietta ha deciso di dire addio al calcio, per lo meno quello giocato.
«La mia è stata una decisione ben ponderata – continua il centrocampista della squadra di Busto Arsizio -. Non posso che ringraziare tutti i compagni, allenatori e presidenti incontrati nella mia carriera, mi hanno dato l’opportunità di vivere il lavoro più bello del mondo. Al di là delle qualità tecniche, fisiche, tattiche, penso di aver portato anche dei valori in campo. Questi valori mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia e a loro va il mio ringraziamento. Alla Pro Patria ha avuto la fortuna di trovare una seconda famiglia nella presidentessa Patrizia Testa e nel direttore sportivo. Non smetterò mai di ringraziarli per tutta la mia vita».
Fietta, che ha ereditato la fascia dopo il ritiro di mister Riccardo Colombo nel 2022, appende dunque gli scarpini al chiodo alla vigilia delle 40 primavere, da compiere il prossimo 14 novembre, come aveva fatto intuire in sala stampa al termine della partita casalinga contro la Virtus Verona, penultima gara di campionato valida comunque per la salvezza dei tigrotti.
«Ultima partita? Potrebbe essere – aveva risposto -. Ne parlerò con la società come ho sempre fatto. In questi ultimi sei mesi ho pensato tante cose, mi voglio ritagliare qualche giorno, aspettavo prima la salvezza. Con tutta sincerità ci guarderemo in faccia come ogni e cercheremo la soluzione migliore sia per me che per la Pro Patria. A 39 anni passati è normale pensare a qualcos’altro. Le motivazioni sono sempre più difficile da andare a trovare. La situazione è un po’ difficile, in questi ultimi mesi ci ho pensato un po’ di più a quello che potrebbe essere il mio futuro, in passato non mi era mai capitato. Voglio fare una bella chiacchierata con il direttore, che è la persona che mi ha voluto qua. Troveremo la soluzione migliore».
Nelle ultime settimana le “riserve” sono state definitivamente sciolte da Fietta, in bianco-blu per sei stagioni nel corso delle quali è sempre stato apprezzato per le doti di leadership, esperienza e duttilità (abile mediano di centrocampo e difensore centrale nella difesa a tre).
«Grazie Gio. Le porte dello Speroni saranno sempre parte». Questo è il saluto della Pro Patria, che omaggia il proprio capitano con un video di ringraziamento (ma non d’addio) e il seguente comunicato:
«Come se lo “Speroni” fosse stracolmo di tifosi, come se la curva cantasse a squarciagola, come se tutti si alzassero ad applaudire…
Oggi, dopo 518 partite nei professionisti, di cui 152 in maglia biancoblu, Giovanni Fietta lascia il calcio giocato.
Potremmo continuare a snocciolare presenze, chiusure difensive, passaggi, incitamenti ai compagni, gare con la fascia da capitano sul braccio e allenamenti sempre svolti con massimo impegno e dedizione: ma sarebbe troppo semplice.GRAZIE GIOVANNI PER QUELLO CHE È STATO E PER QUELLO CHE SARÀ: LE PORTE DELLA PRO PATRIA PER TE SARANNO SEMPRE APERTE…
LA STORIA CONTINUA».
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