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Il sindaco di Gallarate Cassani e l’ex sindaco Mucci hanno litigato di nuovo

Al centro c'è sempre il tema dell'urbanistica e del Pgt, su cui Forza Italia incalza. La risposta del sindaco riporta alla spaccatura tra azzurri e Lega negli anni della "Gallarate da bere"

gallarate generico

A Gallarate il sindaco Andrea Cassani e Forza Italia sono di nuovo ai ferri corti.
Visioni amministrative un po’ diverse, parole che incalzano, ma anche parole che vanno un po’ sul personale, tra il sindaco e l’ex sindaco Nicola Mucci, numero uno degli azzurri, che (insieme a Cosimo Ceraldi in consiglio) non risparmia sproni e critiche.

Ma su cosa litigano Cassani e Forza Italia?

Forza Italia incalza sul tema del Pgt, leva per lo sviluppo della città che secondo gli azzurri resta un po’ troppo inutilizzata.
Come già chiarito in passato, FI spinge per un rinnovo dello strumento urbanistico, rimasto intoccabile da quando l’inchiesta Mensa dei Poveri ha spinto l’intera maggioranza (ormai cinque anni fa) a ritirare la Variante, risultata infiltrata dagli interessi del “gruppo Caianiello”.

L’ex sindaco Mucci ha invitato a rivitalizzare l’edilizia per aumentare la capacità attrattiva di Gallarate e allargare la «base imponibile» da cui possono arrivare soldi al Comune. E per questo servirebbe appunto un Pgt più aggiornato, perché quello vigente è ormai disallineato alle esigenze della città (su questo, in parte, avevano in passato concordato anche le opposizioni). Nel suo intervento su La Prealpina dice che in particolare «sul versante industriale l’attuale Pgt è abbastanza datato, si prevede l’espansione di attività già presenti, ma bisogna capire se questa dinamica che ha ispirato i Piani di Governo del Territorio sia ancora attuale».

Intervento “tecnico”, dai toni tutto sommato pacati, che però ha subito acceso le polveri dello scontro, sarà per quel titolo di redazione («Nicola Mucci parla da “sindaco” e sprona la giunta») che forse in municipio è suonato un po’ come una provocazione. Del resto le liti sono diventate cicliche, l’ultima risale all’autunno scorso.

A Gallarate il sindaco Cassani e Forza Italia litigano, forse sui supermercati

“Non rifaremo gli errori di qualche mio predecessore professorino”

La risposta di Andrea Cassani è arrivata dal suo appuntamento settimanale con il “Caffè Scorretto”, spazio dove l’esponente leghista dà sfogo alla sua verve polemica.
In questo caso Cassani ha preso come riferimento le ipotesi di riapertura del centro commerciale Il Fare, recentemente acquistato ad asta fallimentare.

L’ex centro commerciale Il Fare di Gallarate è stato venduto per 1,3 milioni di euro

«Fu un’infausta operazione commerciale su cui l’amministrazione comunale non vigilò adeguatamente» ha attaccato con durezza, riferendosi all’amministrazione guidata da Nicola Micci. «Noi cercheremo di non commettere l’errore che qualche mio predecessore che adesso fa il professorino ha commesso».

Insomma: con l’intervento di Cassani dal tema tecnico si è scivolati (nuovamente) allo scontro personale. Va comunque ricordato che al di là di tutto l’amministrazione si è dimostrata compatta e Forza Italia fin qui non ha mai forzato troppo la mano, anche perché un’ala è meno pronta allo scontro “frontale”.

Certo a livello nazionale sono finiti i tempi della Lega “pigliatutto” del 2018-2019: oggi la Lega salviniana e Forza Italia sono in competizione diretta, ancorché partner di minoranza nel centrodestra a trazione Meloni-Fratelli d’Italia.
Poi: a livello nazionale la partita è più alla pari, a Gallarate Andrea Cassani invece può contare su equilibri a lui più favorevoli, nella somma tra la Lega e i fedelissimi della Lista Cassani.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 07 Maggio 2024
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