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A Samarate i due candidati sindaci spiegano le loro idee. Ma non anticipano i nomi della giunta

Al confronto elettorale ai Giardinetti clima rilassato tra i due contendenti, Alessandro Ferrazzi ed Enrico Puricelli, dopo una settimana di tensioni e polemiche tra i due schieramenti

Generico 17 Jun 2024

Nessuno scopre le carte sulla giunta, sulle curiosità cittadine se la giocano ai punti e dopo giorni di tensione la chiudono con una stretta di mano che racconta un rispetto che tra i due candidati non è mai venuto meno, anche se le bordate, da una parte e dall’altra, ci sono state eccome.

A pochi giorni dal ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno, ai giardinetti di Verghera (messi a disposizione dalla Cooperativa La Nazionale) è andato in scena il faccia a faccia – moderato da Roberto Morandi di VareseNews e introdotto dal direttore Marco Giovannelli – tra Enrico Puricelli e Alessandro Ferrazzi, che alle urne si contenderanno la poltrona da sindaco di Samarate.

Verso il ballottaggio

Enrico Puricelli riparte dal 42,58% del primo turno, Ferrazzi invece, che si era fermato al 29,20%, in vista del ballottaggio ha incassato il supporto di Samarate al centro, Movimento 5 Stelle e Samarate Insieme tramite l’apparentamento. «Non possiamo essere contenti – le parole di Puricelli -: in confronto al voto delle europee abbiamo perso abbastanza. Abbiamo analizzato al nostro interno quello che è successo: io ho sempre pensato che, visto l’apparentamento tra tutti i candidati sindaci, qualcosa di pianificato ci fosse già prima. Adesso sarà difficile recuperare, ma siamo fiduciosi e pensiamo di poterla spuntare».

«La sera della domenica ero un po’ deluso, non pensando alle comunali ma pensando al risultato delle europee, dal quale emergeva un orientamento di Samarate verso il centrodestra sopra la media nazionale. Non mi sono scoraggiato, e il giorno dopo sono andato ai seggi convinto che i cittadini avrebbero avuto posizione diversa rispetto al voto nazionale. Via via ho sentito la parola ballottaggio, cui ero sicuro di arrivare fin da quando mi sono candidato».

Nessuno dei due candidati, invece, ha voluto dare risposta sui nomi della giunta che nominerà in caso di vittoria, nonostante i “pesi” dentro alle due coalizioni siano ormai definiti dal risultato del primo turno: in entrambi la prudenza ha prevalso un po’ sulla trasparenza verso i cittadini che vanno a votare domenica.

La governance di Malpensa, la viabilità e la mobilità sostenibile

Primo tema servito al tavolo ai candidati la governance di Malpensa e la posizione rispetto al protocollo di intesa sottoscritto dai sindaci dei Comuni del CUV con Regione e SEA, con Ferrazzi pronto a «discutere con fermezza per ottenere maggiori opere di compensazione e un progetto migliore di quello attuale» per la variante 341 e Puricelli soddisfatto per il lavoro del CUV che «ha portato da 90 ettari a 15 l’ampliamento di Cargo City» e per la «bretellina di via Ollearo e via Diaz che costerà circa 2 milioni di euro e non toccherà i boschi».

Sempre in tema di viabilità e mobilità, il sindaco uscente ha rilanciato i progetti finanziati dal PNRR con i quali intende «trasformare la città, soprattutto con le ciclopedonali» ma anche con «le asfaltature delle strade e alcuni rallentatori chiesti dai cittadini con raccolta di firme». Ferrazzi, invece, punta su «un’attenzione particolare alle ciclabili e ai percorsi pedonali» con il «sogno» della ciclabile tra via Roma e il supermercato di San Macario e tra il supermercato e via Terrini e sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

Spazi di aggregazione, giovani e anziani

Poi gli spazi pubblici diversi da quelli di Villa Montevecchio, con Ferrazzi proiettato verso lo spostamento degli Uffici Tecnici dalla Sala Convegni, «luogo storico di Samarate che era stato ben ristrutturato e può essere utilizzato grazie alla vicinanza dalle scuole e anche con un percorso pedonale dal centro anziani» e verso il recupero della Sala Pozzi «persa per colpa dell’amministrazione precedente a quella uscente». Puricelli, invece, ha messo sul piatto della bilancia i lavori completati per il riordino del giardino esterno della Sala Pozzi e dell’illuminazione, mentre «per l’interno procedono i lavori per i bagni» che la renderanno utilizzabile per i consigli comunali già dall’autunno; per “liberare” la Sala Convegni, la ricetta del sindaco uscente prevede invece la costruzione di una nuova palazzina per gli Uffici Tecnici.

La necessità di spazi di aggregazione, peraltro, va a braccetto con l’intenzione di Puricelli di dare vita ad un ritrovo per i giovani diverso dalla Consulta giovanile, anche «per iniziare a fare politica in modo serio», e con quella di Ferrazzi di lasciare ai ragazzi stessi lo sviluppo di proposte per luoghi di ritrovo, soprattutto per le fasce di età per cui è più problematico spostarsi. Con entrambi i candidati che hanno aperto ad una possibile riorganizzazione degli spazi scolastici con la creazione di un polo unico.

Per la popolazione più avanti con gli anni, invece, Puricelli «non vede problemi» visto «l’ottimo centro anziani» e la costruzione di una RSA in vista, mentre Ferrazzi vede per il centro anziani la necessità di essere «sviluppato e aiutato di più dall’amministrazione», magari anche con un sistema di trasporto comunale soprattutto per chi arriva dalle frazioni.

Pubblicato il 21 Giugno 2024
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