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A Samarate per la prima volta in provincia c’è una maggioranza con i 5 Stelle

La vittoria alle elezioni, in coalizione con il centrosinistra, è una notizia politica interessante. "Speriamo di essere da esempio per tutti gli attivisti" dice Alessio Sozzi. Attendendo la formazione della giunta

Alessio Sozzi Alessandro Ferrazzi

Si può essere soddisfatti o meno dell’esito elettorale, vedere bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti, ma ci sono alcuni passaggi che hanno una rilevanza indiscutibile. Come a Samarate, la città culla della Lega dove il Movimento 5 Stelle – per la prima volta in provincia – vince le elezioni – seppur in alleanza – ed entra in maggioranza.

Passaggio storico, pur in una fase non facile per il Movimento. «Speriamo di essere da esempio per tutti gli attivisti della provincia» dice Alessio Sozzi, portabandiera locale dei pentastellati, consigliere comunale uscente e poi candidato sindaco al primo turno (nella foto: Sozzi, a sinistra, con il neosindaco Alessandro Ferrazzi e Cristiana Zocchi del Pd).

«A Samarate siamo contenti e soddisfatti per il risultato ottenuto: sicuramente è stato premiato il nostro impegno verso la città e le tematiche cittadine, fin dal 2015. Al di là del simbolo è stato apprezzato l’ impegno». Certificato anche da una piccola quota di voto disgiunto, con quello 0,5% in più che Sozzi ha incassato come candidato sindaco, rispetto al risultato di lista del M5S (arrivando così al 6,95%).

A commento della fase del voto, solo una nota sulle ultime settimane: «La cosa che mi è dispiaciuta è che noi, come gruppo, abbiamo sempre criticato le scelte politiche. Qualcuno invece ci ha attaccati per quel che siamo, per il partito che rappresentiamo, anziché criticarci per il lavoro che abbiamo fatto, come ha fatto Salvini. E come ad esempio il riferimento alla “Armata Brancaleone”, che Enrico Puricelli poteva risparmiarsi anche se forse ci può stare per il momento che stavano vivendo».

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Roba passata, comunque: l’esito elettorale è spesso commentato da chi non ha vinto (come a Malnate, dove è circolato moltissimo il duro j’accuse di Paola Cassina ai vertici del centrodestra) mentre chi ha vinto ha il diritto – ma anche il dovere verso i cittadini – di guardare all’amministrare, più che alla politica.

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E per il Movimento 5 Stelle è un debutto assoluto in provincia, visto che mai sono stati organicamente in una maggioranza uscita dalle elezioni.

Al di là delle porte del municipio – elemento simbolico – riaperte subito dal sindaco Ferrazzi, a breve termine da che cosa ritenete fondamentale partire, come M5S? 
«Sicuramente nell’immediato dobbiamo lavorare al ripristino del decoro: ci sono erbacce ovunque, è evidente a tutti».

E invece a medio termine, che obbiettivo indichereste?

«Sicuramente l’obiettivo è lavorare tutti quanti insieme, siamo partiti bene, c’è affiatamento. Vogliamo dimostrare che valiamo in maggioranza, che possiamo fare bene. Siamo convinti sia possibile con Ferrazzi, che è stato molto bravo a metterci tutti insieme e ad aiutarci a trovare un accordo. Ora abbiamo voglia di iniziare, al di là dei tempi per la convocazione del consiglio comunale».

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E in giunta, di quale materia vorreste occuparvi?
«Ci incontreremo e capiremo, decideremo», si schermisce Sozzi, non volendo scoprire le carte sulla formazione della giunta. Noi non abbiamo richieste. Ma i temi si conoscono». E tra questi sicuramente c’erano l’attenzione all’ambiente, alla salute, al territorio, anche se Sozzi non vuole citare.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 26 Giugno 2024
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