Aquamore si presenta a Busto Arsizio. Nel rilancio della piscina Manara ci mette la faccia Filippo Magnini
Il campione di nuoto ha partecipato alla presentazione e ha elogiato l'impianto di Busto Arsizio preso in gestione da Aquamore che avrà il difficile compito di rilanciarlo dopo gli ultimi due anni di gestione disastrosa
Aquamore, la società di Acqua13 Ssd che ha preso in gestione la piscina Manara di Busto Arsizio, punta su Filippo Magnini per risollevare l’immagine dell’impianto sportivo che negli ultimi due anni ha sofferto incuria e degrado.
Matteo Melzi, manager della società, e il campione pesarese hanno spiegato quale saranno i prossimi passi della nuova gestione targata Aquamore che in provincia gestisce già l’impianto di Jerago con Orago e si appresta a riqualificare Legnano: «Vogliamo riaprire l’estivo entro il 22 giugno e far ripartire i camp estivi, lavorare sull’impianto per riaprirlo a settembre funzionante, pulito e piacevole. Crediamo molto nella potenzialità della Manara e vogliamo fare le cose come si deve. La scelta di chiudere a settembre è dolorosa ma necessaria ma siamo qui con una progettualità di lungo periodo».
Melzi spiega anche come la società intende affrontare i problemi lasciati dalla precedente gestione: «Abbiamo attivato l’infopoint per dare tutte le informazioni necessarie a chi aveva un abbonamento attivo. Per coloro che ci scriveranno alla mail bustoarsizio@aquamore.it dimostrando di essere in possesso di un titolo diamo la possibilità di usufruire dei nostri impianti con lo sconto del 20%».
Filippo Magnini, invece, ha promesso di inserire l’impianto di Busto Arsizio tra quelli in cui porterà la sua accademia itinerante di nuoto: «Collabora con Aquamore da tempo in particolare alla piscina Bocconi di Milano e conosco la serietà con cui lavorano. Conosco bene l’impianto di Busto Arsizio che rimane uno tra i più attrezzati d’Italia e merita un rilancio importante. Per questo porterò la mia accademia per alcuni eventi».
Ottimista l’assessore allo Sport Maurizio Artusa che si è detto contento che una società di questa portata abbia creduto in questo impianto «che sicuramente è stato gestito male ma le cui potenzialità rimangono intatte. Bene anche l’approccio subito trasparente con un infopoint al quale invito tutti i cittadini che hanno un contratto a rivolgersi anche perchè Forus se n’è andata senza passare i dati al nuovo gestore».
Artusa ha tranquillizzato anche le società sportive cittadine che operano nell’impianto: la Busto nuoto sincronizzato, la pallanuoto Paglini, Le Cuffie Colorate e gli apneisti: «La nuova società ha scelto di mettere a disposizione i propri impianti per queste società in attesa della riapertura». Rassicurazioni sono arrivate anche dal consigliere comunale di maggioranza Roberto Ghidotti che ha sottolineato come Acqua13 sia una società coi conti in ordine e in salute.
Infine hanno parlato i responsabili delle due principali società che operano a Busto, la pallanuoto e il nuoto sincronizzato
Il presidente delle sincronette Renato Borroni ha sottolineato come sta gestendo le 183 atlete da sistemare, impegnate tra giugno e luglio in varie competizioni:«Abbiamo trovato spazi a Parabiago e alla Bustese per il prossimo mese. A luglio proveremo con altri impianti scoperti. Per noi sono lievitati i costi e chiediamo all’amministrazione di darci una mano».
Claudio Grillo della pallanuoto si è detto più fortunato: «Per noi è andata bene perché il campionato chiude l’1 giugno. Certamente i playoff li giocheremo fuori Busto per cause di forza maggiore ma abbiamo avuto la disponibilità della Bocconi per giocare la finale il 15. Per le ragazze è meno complicata perché non ci sono possibilità che vadano ai playoff anche se sono terze. Il problema importante per noi è quello che succederà dal 1 settembre. Dovremo darci una nuova struttura societaria e nuove ambizioni per una società che ha tutti atleti che sono cresciuti a Busto. Non vogliamo abbandonarli quindi speriamo di trovare una soluzione per dare continuità» – ha detto riferendosi al problema del tesseramento.
La presentazione è stata chiusa dal sindaco Emanuele Antonelli che ha voluto riportare tutti coi piedi per terra: «Non voglio farmi prendere da facili entusiasmi perchè abbiamo fatto fatica ad arrivare a questo punto. Una delle partecipanti alla gara andata deserta era Acquamore che ha mostrato comunque interesse, per questo siamo entrati in trattativa. A me interessa l’onestà intellettuale delle persone. Se le cose andranno bene sono disponibile anche a valutare una gestione lunga che permetta investimenti ma prima di tutto voglio che venga rispettata la sicurezza dei nostri cittadini che usufruiscono dell’impianto».
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