Il sindaco di Somma e la rivolta contro le rotte. “A luglio i primi dati ufficiali”
Stefano Bellaria è criticato dai comitati dei paesini a Nord di Malpensa, per la ripartizione delle vie di decollo dell'aeroporto. Chiede di attendere per verificare lo scenario complessivo: "Nessuno qui deve difendere una posizione, non c’è un disegno precostituito"
«Troppo presto per giudicare l’impatto, attendiamo i dati». Il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria invita alla prudenza, nella valutazione dell’impatto delle nuove rotte di decollo da Malpensa, per ora applicate in via sperimentale.
Una prima occasione per fare il punto, in realtà, è all’orizzonte: «Noi stiamo aspettando, per la seconda metà di luglio, la riunione della Commissione Aeroportuale con i dati ufficiali per capire l’impatto, al di là delle percezioni individuali, e, se nel caso, già apportare le necessarie modifiche».
Bellaria deve fronteggiare la rivolta dei paesini che stanno a Nord-Ovest di Malpensa: a Golasecca e nelle frazioni sommesi di Coarezza e Maddalena lamentano un impatto pesante sugli abitanti. E sostanzialmente dicono: l’accordo (sperimentale) sulle rotte ha sacrificato la qualità di vita tre paesini poco popolosi, per ridurre l’impatto sulla città di Somma.
L’accordo parte in effetti dall’idea di diminuire il numero di persone su cui impatta il rumore degli aerei in decollo e da questo punto di vista – semplificando molto – è ovvio che un aereo che sorvola un paesino di villette sparse ha un impatto minore di uno che sorvola il centro ad alta densità di una città (fatta di palazzi e palazzine), per quanto comunque sia prevista una ripartizione dei disagi.
È una ripartizione sostenibile? È ingiusta?
Bellaria invita alla prudenza: «Forniremo tutta la documentazione, nelle varie fasi e a fine sperimentazione. Però sia chiaro: nessuno qui deve difendere una posizione, dobbiamo verificare la realtà rispetto alle previsioni. Ripeto: non c’è un disegno precostituito. Attendiamo di avere una fotografia attendibile».
Il quadro completo però potrebbe richiedere un po’ più di tempo rispetto a quello ipotizzato inizialmente: «Il periodo di piogge e temporali non ha consentito di avere sempre dati affidabili, può essere che la sperimentazione venga prolungata».
La frequente presenza di celle temporalesche e precipitazioni violente influisce perché gli aerei modificano le rotte di decollo per questioni di sicurezza, aumentando la velocità di ascesa o allontanandosi dalle aree “a rischio”.
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