Giulio Grisotto e Castelseprio: “Rilanciare il parco archeologico. E portare un alimentari in paese”
Il candidato di "Castelseprio che Vorrei – Lega e indipendenti", tiene insieme due dimensioni molto diverse. l'attrattività turistica e i piccoli servizi che mancano
Un’attrattività a livello nazionale legata ai longobardi e insieme questioni iperlocali, come riportare in paese un alimentari.
Giulio Grisotto, candidato della lista “Castelseprio che Vorrei – Lega e indipendenti“, tiene insieme due dimensioni molto diverse, nel raccontare le sue idee per il paese famoso per il castrum longobardo che fa parte del sito Unesco dedicato ai longobardi.
Trentun’anni, laureato in giurisprudenza, Grisotto lavora a Busto Arsizio come impiegato: «Io ho sempre frequentato Castelseprio, dai tempi della “compagnia” da ragazzini: è un paese che conosco bene. Come Lega è stata la mia prima sezione, nel 2014, nella “Sezione del Seprio”», dice raccontando la sua militanza leghista ormai di lungo corso
Cosa c’è nel suo programma elettorale?
«Si rifà alle problematiche da risolvere in paese, ma aggiungendo anche nuove proposte rispetto alle proposte che erano delle amministrazioni guidate da Monica Baruzzo».
«Il focus è sicuramente in maniera programmatica la tutela del parco archeologico e il sostegno alle attività ad esse legate. È un elemento centrale, ma l’attuale amministrazione non ci pare comprenda quanto questa realtà sia così importante. Se non ci fosse l’iniziativa della vecchia amministrazione, non avremmo avuto gli investimenti sul patrimonio. Ci concentreremo su questo dialogando con la Soprintendenza e cercando un raccordo con Provincia, Regione e Stato, senza dimenticare i fondi dell’Unione europea».
Al di fuori di questa azione di sostegno e confronto con altri enti, che problemi ha Castelseprio?
«Noi ci impegniamo per riportare in paese una serie di attività che non ci sono più: un alimentari ad esempio sarebbe fondamentale, noi pensiamo di usare spazi comunali come quello dell’ex banca, ovviamente prevededndo un bando per accedere al contratto di locazione a canone calmierato. E poi ci sarebbe da lavorare per riportare qui almeno uno portello bancomat, dopo che è scomparsa la filiale bancaria. Pensiamo poi alla creazione di un ambulatorio medico per avere un medico di base»
A parte il rapporto con enti terzi, come pensa in paese la promozione del parco archeologico?
«Serve una nuova cartellonistica turistica. E poi riportare qui la festa dedicata ai longobardi, persa a vantaggio di Cairate. Una festa “pop” attrattiva verso un pubblico generico».
A livello di patrimonio pubblico (viabilità, edifici e strutture comunali) che idee ha?
«Per quanto ci riguarda bisogna intervenire sulla viabilità, sulla manutenzione delle strade, ma anche delle aree verdi. Anche questo servirebbe per rendere più attrattivo il paese. Penso alla via Cavour dove gli attraversamenti pedonali non sono mai stati fatti, non abbiamo poi condiviso il senso unico in alcune strade del paese».
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