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“Mille chilometri di umanità”, in bici anche da Gallarate per i 160 anni della Croce Rossa

Anche il Comitato cittadino presente nella staffetta ciclistica che ha reso omaggio, con un tour itinerante a due ruote

gallarate generico

In occasione del 160° anno dalla sua fondazione, la Croce Rossa Italiana ha organizzato una staffetta ciclistica non competitiva composta da volontari CRI e appassionati che simbolicamente portano una “fiaccola” da Milano, città dove Cesare Castiglioni ha dato vita alla Croce Rossa Italiana, a Solferino, sulle colline tra Mantova e Brescia,  dove è nata l’idea della Croce Rossa.

La staffetta ha preso il via dalla sede di Milano – alla presenza del presidente Rosario Valastro, che ha consegnato una bandiera simbolica – lo scorso 15 giugno, data di fondazione della Croce Rossa Italiana, e arriverà a Solferino il 22 giugno, nel giorno della ricorrenza della battaglia, per un totale di mille chilometri suddiviso in due percorsi differenti.

Durante tutto il percorso vengono toccati ventuno comitati; tra questi, nella giornata di martedì 18 giugno, è stata la volta del comitato della Croce Rossa di Gallarate, che ha visto il passaggio della staffetta, iniziata dalla via Indipendenza a Como alle 9.00 e terminata a Busto Arsizio alle 13.30.

Mentre mercoledì 19 giugno la staffetta è ripartita da Busto Arsizio alle ore 09.00 con la partecipazione di due nostri volontari che con entusiasmo ed emozione sono arrivati a Pavia assieme con gli altri partecipanti volontari alle ore 13.30
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Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere i principi e i valori della Croce Rossa in occasione del 160° anniversario della CRI attraverso il ciclismo, visto non solo come impegno sportivo ma anche come attenzione all’ambiente e al benessere psico-fisico.

Un evento importante e significativo, per omaggiare la Croce Rossa Italiana e lo spirito di collaborazione tra i diversi comitati locali.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 20 Giugno 2024
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