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Un gran pienone per il “ritorno” di Claudio Montagnoli

“Arsago ha bisogno di un cambiamento profondo”, ha detto l'ex sindaco, promettendo un'amministrazione “senza effetti speciali” e concreta

Arsago Seprio generica

Gran pienone, al centro Concordia, per la presentazione della lista Tradizione e Innovazione, con il candidato sindaco Claudio Montagnoli.

Montagnoli ha scelto di attendere gli ultimi giorni per la presentazione del suo gruppo, senza moltiplicare gli appuntamenti.
Martino Rosso, già assessore alla cultura, ha salutato la grande presenza del pubblico come “un segno di grande interesse per il nostro paese”.

Dove eravamo rimasti?
Dopo un mese e mezzo direi: dove siamo arrivati?” ha detto Claudio Montagnoli, di fronte alle critiche arrivate dall’altra lista, quella di Fabio Montagnoli, che pure era in maggioranza con lui prima delle elezioni 2019. “Accuse ridicole, forzate, prive di fondamento”.

Cinque anni fa mi ero congedato con un paese pulito, ordinato, con opere e con un tesoretto certificato”.

“Qualcuno dovrebbe rinfrescarsi la memoria, farebbero bene a ricordarsi gli elogi che loro stessi mi avevano tributato. Mi viene pensare che non fosse per amicizia, ma per opportunismo”.

Arsago Seprio generica

Arsago ha bisogno di un cambiamento profondo”, ha continuato promettendo una amministrazione “senza effetti speciali”, basata su concretezza e dialogo con le componenti sociali, partendo dalle associazioni, attenzione al sociale prima che alle opere visibili. “Nella nostra civica non ci sono partiti, a differenza della lista 2 sostenuta dai big dei partiti”.

Sulle opere attenzione alle scuole e all’area sportiva, un’opera poco visibile ma fondamentale come le fognature.
Previsto anche un assessorato alla cultura, “troppo trascurata in questi anni”.

Arsago Seprio generica

Tra gli ospiti anche l’ex sindaco di Vizzola Miotti e alcuni ex dirigenti di Malpensa (una, Lidia Musumeci, è in lista), quell’aeroporto con cui il professor Montagnoli ha avuto sempre un rapporto franco, nel rivendicare limiti e ripartizione delle rotte.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 07 Giugno 2024
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