Dodici centraline per valutare l’impatto delle nuove rotte di Malpensa
È la rete di Arpa Lombardia nella zona dello scalo. Attualmente, per l’aeroporto di Malpensa è in corso una sperimentazione avviata il 18 aprile 2024 che prevede l’introduzione di nuove rotte di decollo e l’implementazione di correzioni di rotte in vigore
Proseguono i rilevamenti di Arpa Lombardia per valutare gli effetti determinati dalla sperimentazione delle nuove rotte dell’aeroporto di Malpensa: l’agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, in seguito alla sperimentazione dei nuovi tracciati (18 aprile 2024), ha posizionato, contestualmente, la propria strumentazione di misura del rumore aeroportuale nei pressi di Coarezza (frazione di Somma Lombardo/Va) e Nosate (Città metropolitana). A Golasecca, invece, è stata posizionata la strumentazione di SEA, il gestore aeroportuale. Questi Comuni sono quelli maggiormente interessati dalle rotte in sperimentazione.
IL RUMORE AEROPORTUALE – Per gestire le problematiche legate al rumore aeroportuale, la normativa prevede l’istituzione di una Commissione, attraverso l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), presieduta dal direttore della Circoscrizione aeroportuale. Oltre ad Arpa Lombardia ne fanno parte: rappresentanti del Ministero, Regione Lombardia, Provincia e Comuni interessati, ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo), vettori aerei e la società di gestione aeroportuale.
I COMPITI DELLA COMMISSIONE – La Commissione ha il compito di definire le procedure antirumore, allo scopo di minimizzarne l’impatto sulla popolazione e di definire, nell’intorno aeroportuale, la caratterizzazione acustica aeroportuale, ovvero i confini delle fasce di rispetto: zona A, zona B e zona C. Per ciascuna di esse è stabilito uno specifico limite acustico. Per Malpensa tale caratterizzazione è stata approvata nel mese di aprile del 2023.
STAZIONI FISSE E PROCEDURA ANTIRUMORE – La rete fissa di monitoraggio del rumore aeroportuale è del gestore aeroportuale e consiste in 12 centraline, di cui 9 posizionate in corrispondenza delle traiettorie di decollo e di atterraggio. La messa in atto di “procedure antirumore”, definite dalla normativa vigente, prevede una serie di prescrizioni finalizzate all’abbattimento del rumore e l’adozione di misure di controllo e di riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili. Le aree coinvolte sono quelle in prossimità dell’aeroporto, interessate da quote di sorvolo inferiori a 1000 metri. Per quanto riguarda i comuni più distanti, le quote di sorvolo sono superiori e il rumore è inferiore. Tale sorgente è quindi solo una delle fonti che concorrono al rumore ambientale soggetto ai limiti definiti dalla classificazione acustica comunale. È comunque possibile che in aree abitate, non prossime all’aeroporto, per alcuni residenti si possano riscontrare disagi.
LE ROTTE – La scelta delle rotte viene effettuata dalla Commissione aeroportuale sotto la supervisione di ENAV, prediligendo le rotte che evitano il più possibile i sorvoli di aree abitate, compatibilmente con le esigenze operative. Le nuove rotte proposte dalla Commissione devono essere, infatti, validate da ENAV che ne verifica la fattibilità in termini di sicurezza e la compatibilità con la flotta operante. Attualmente, per l’aeroporto di Malpensa è in corso una sperimentazione avviata il 18 aprile 2024 che prevede l’introduzione di nuove rotte di decollo e l’implementazione di correzioni di rotte in vigore. Al termine della sperimentazione, le valutazioni conclusive di Arpa saranno basate non solo sulle misure effettuate, ma soprattutto sulle curve di isolivello, ovvero con lo stesso valore di rumore elaborate a partire dai tracciati radar degli aeromobili in volo. Queste elaborazioni consentono di valutare l’esposizione all’inquinamento acustico di origine aeroportuale di tutta l’area di interesse; quindi, anche nel territorio di Comuni nei quali non sono state effettuate misurazioni strumentali aggiuntive rispetto a quelle fornite dalla rete di monitoraggio presente. Solo a conclusione di queste valutazioni sarà possibile stimare la popolazione esposta ai differenti livelli di rumore e identificare le rotte migliori per tutelarla.
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