Da ex macello a quartiere dei giovani di Busto Arsizio. Via ai lavori Pnrr
L'area di via Pepe al centro di un intervento da 9,2 milioni di euro: al suo interno spazi per associazioni, un'area espositiva, spazi multiuso per il quartiere, una nuova sede per gli scout e un Its
Fino agli anni ’90 nella grande area di via Pepe entravano bestie vive e uscivano camion frigoriferi carichi di carne, poi ci sono stati gli anni dell’abbandono a cui hanno fatto seguito quelli degli scout che ne hanno fatto il loro fortino, la loro casa.
Da oggi, invece, l’area da 6500 metri quadri progettata a fine ‘800 dall’architetto Camillo Crespi Balbi si appresta a subire una nuova trasformazione che dovrebbe farlo rinascere come il quartiere dei giovani con aree espositive, spazi per associazioni e un Its dedicato alla mobilità.
La presentazione degli interventi è stata fatta ieri sera alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, dell’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani e delle colleghe Manuela Maffioli, Cinzia Cerana e Paola Reguzzoni. A realizzarla, invece, sarà l’impresa Notari di Novara che è la stessa che si è aggiudicata anche il progetto di rigenerazione del Conventino.
Per l’ex Macello ci sono a disposizione 9,2 milioni di euro (6,3 da Pnrr) e 600 giorni per completare i lavori e rigenerare i vari edifici. Non tutto, però, partirà subito: «Per la parte Its, infatti, siamo fiduciosi che presto vengano allocate le risorse da parte della Regione Lombardia» – ha spiegato l’assessore Mariani.
Cosa si farà all’ex macello di Busto Arsizio
A partire subito, invece, è tutta la parte che riguarda il grande corpo di fabbrica centrale, l’ex mattatoio per intenderci, che ospiterà l’area per le esposizioni mentre la galleria sarà uno spazio pubblico multiuso. Gli altri edifici ospiteranno la sede degli Scout, la segreteria del nuovo ITS, un bar caffetteria, un edificio filtro pluriuso di relazione con il quartiere, un edificio pluriuso e infine lo spazio per le associazioni nell’ex villa del veterinario. Per l’Its, invece, coi fondi regionali dovrà essere realizzato un nuovo edificio che chiuderà il piazzale sul retro.
Il sindaco Emanuele Antonelli ci ha tenuto a ricordare che «questo progetto sarà strettamente connesso a tutta la rigenerazione urbana dell’area delle Nord. Da qui alla piazza Mercato, infatti, c’è un intero quartiere che verrà rigenerato».
Il 2026 è vicino. Gli altri progetti che devono partire
Il tempo stringe e da qui alla fine dell’estate altri cantieri dovranno partire se non si vuole perdere i fondi Pnrr che, se non ci saranno proroghe, dovranno essere terminati entro marzo 2026. Tra questi, oltre al conventino dove sono già stati avviati i lavori preparatori da impresa Notari, c’è anche tutta l’area ex calzaturificio Borri e l’intervento a Sacconago.
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