Da Sesto Calende a Pavia in bicicletta attraverso il Parco del Ticino
Novanta chilometri in sicurezza dentro il parco del Ticino, lungo canali, navigli, il fiume azzurro e la Via Francisca del Lucomagno. Un percorso immerso nella natura, nell'arte e nella storia
Il percorso da Sesto Calende a Pavia è lungo 90 chilometri ed è tutto in sicurezza, accessibile e senza dislivelli. Una camminata o pedalata alla scoperta di uno spaccato unico di Lombardia tra fiumi, dighe, pezzi di storia, ville e cammini storici. Tutto l’itinerario si sviluppa all’interno del Parco del Ticino ora diventata area Mab che include anche il Verbano, il parco del Campo dei fiori e quello della Valgrande.
Il tracciato parte dall’alzaia sul Ticino a Sesto Calende per entrare nel canale Villoresi dopo la diga del Panperduto, poi nel Naviglio grande a Turbigo e da lì fino ad Abbiategrasso (a Castelletto di Cuggiono si incrocia la Via Francisca del Lucomagno che ci porterà fino a Pavia). Nella cittadina si lascerà il naviglio grande, che svolta a sinistra per arrivare a Milano, e si prenderà quello di Bereguardo fino al paese omonimo. Lungo questa parte del percorso si incontra l’abbazia di Morimondo.
Da Bereguardo, attraverso strade minori e di campagna si arriverà alle porte della città e si raggiungerà il ponte coperto di Pavia attraverso una pista ciclabile.
L’ITINERARIO
Sesto Calende – Diga di Miorina 3,4 km
Diga del Panperduto 10,4 km
Tornavento 22,6 km
Turbigo 31,0 km
Castelletto di Cuggiono 37,6 km
Abbiategrasso 55,0 km
Morimondo 60,0 km
Bereguardo 74,0 km
Pavia 90,0 km
L’itinerario può essere percorso tutto a piedi o in bicicletta ed è accessibile anche alle persone con ridotta capacità di mobilità. Nel primo caso possono servire diverse tappe. Per ragioni logistiche legate alle accoglienze per dormire si può fare una prima sosta tra il Panperduto, dove si trova un ostello, o a Tornavento. Da lì la seconda tappa può essere fatta a Castelletto di Cuggiono, poi Morimondo e per finire Bereguardo.
In bicicletta due possibilità, visto il percorso tutto in piano si può fare tutto in una giornata o spezzandola a Castelletto di Cuggiono dove si trova una struttura economica per dormire.
Da Sesto Calende alla diga di Miorina
Il primo breve tratto è di 3,4 km. Si può partire dal centro di Sesto Calende e si prosegue costeggiando il fiume Ticino. Una bella passeggiata da fare per iniziare a scoprire la relazione tra la natura e l’opera dell’uomo. Subito dopo la diga si trovano spiagge e più in alto l’area archeologica di Golasecca.
Dalla diga di Miorina al Panperduto
Questo tratto del percorso corre sempre di fianco al Ticino ed è lungo 7 km. Lungo l’alzaia, oltre ad alcuni locali, si incontra la centrale elettrica Porto della Torre e il primo ponte che collega la Lombardia al Piemonte con il passaggio della strada statale 336. “Giungendo in questo luogo – si legge sul sito del Panperduto – si rimane incantati: l’acqua è la protagonista assoluta, se ne percepisce la maestosità e la potenza; lo sguardo viene attratto dalla complessità dei percorsi da essa compiuti fra l’ambiente fluviale e le opere di derivazione e canalizzazione. Qui l’ingegno umano è riuscito a domare l’acqua costruendo uno degli snodi idraulici più importanti della Lombardia, dove parte delle acque dal fiume Ticino vengono deviate per formare due importantissimi canali: il Villoresi, utilizzato per l’irrigazione e il canale Industriale, fondamentale per la produzione di energia. La diga del Panperduto sul Ticino e le opere ad essa collegate vennero inaugurate nel 1884 dal progetto di Eugenio Villoresi, solo dopo molti anni di studi e di varianti”.
Dal Panperduto a Tornavento
Sono 12,2 km. Si lascia l’alzaia del Ticino e si inizia a camminare di fianco al canale Villoresi per arrivare subito sotto l’ex dogana austroungarica oggi sede del Parco del Ticino. Qui merita una sosta per scoprire le bellezze di Via Gaggio con una sorta di museo storico a cielo aperto e il belvedere di Tornavento, incantevole borgo con una vista mozzafiato sul Piemonte e la catena alpina.
Da Tornavento a Turbigo
Sono 8,4 km. Occorre fare attenzione e prendere l’alzaia del canale Villoresi che porta fino a Monza. Turbigo ha una storia antica che risale al periodo romano. Si trovano tanti dettagli sul sito del comune. Sul territorio si trova la centrale termoelettrica di Turbigo, che nella sua prima conformazione fu avviata nel 1928. La centrale occupa un’area di 56 ettari situata sulla sponda destra del Naviglio Grande.
Da Turbigo a Castelletto di Cuggiono
Sono 6,6 km. Si lascia il canale Villoresi per proseguire sull’alzaia del Naviglio grande. Questo è un canale navigabile che nasce prendendo acqua dal Ticino nei pressi di Tornavento e termina nella Darsena di Porta Ticinese a Milano. Ha un dislivello totale di 34 metri su una lunghezza di 49,9 km. Nel tronco da Tornavento ad Abbiategrasso ha una larghezza variabile dai 22 ai 50 metri, mentre da Abbiategrasso a Milano si restringe anche fino a 15 metri, riducendosi a 12 nel tratto terminale. La portata a Turbigo è di 64 m³ al secondo in estate e di 35 in inverno.
A Castelletto di Cuggiono si incontra la Via Francisca del Lucomagno, un antico cammino storico che parte dal centro Europa a Costanza per arrivare fino a Pavia.
Da Castelletto di Cuggiono ad Abbiategrasso
Sono 17,4 km tutti sull’alzaia del Naviglio grande. Lungo il percorso si incontrano piccoli borghi tutti molto interessanti. Si passa per Bernate Ticino, dove è possibile ammirare la Canonica di San Giorgio. Uno dei gioielli di questo tratto di cammino è Boffalora Sopra Ticino. Un piccolo paesino ricco di storia, che deve la sua crescita alla vicinanza con il Naviglio Grande così come Robecco sul naviglio dove si trovano numerose ville. Prima di arrivare ad Abbiategrasso c’è Cassinetta di Lugagnano, uno dei più antichi borghi della Pianura Padana e dove si può ammirare una statua di Carlo Borromeo che transitò da qui poco prima di morire.
Per alcuni tratti il Naviglio grande è navigabile e si possono consultare qui le informazioni utili.
Da Abbiategrasso a Morimondo
Sono 5 km. Ad Abbiategrasso si lascia il naviglio Grande che svolta a sinistra per poi raggiungere la Darsena di Milano. Ci si immette alla destra del naviglio di Bereguardo per percorrerlo per quattro chilometri e fare poi una deviazione di un km per raggiungere il borgo dove si trova la bella abbazia cistercense, luogo di culto e spiritualità ma anche un gioiello dal punto di vista ambientale. Ai piedi dell’imponente abbazia si sviluppa la vallata del Parco del Ticino, ricca di sentieri, campagne coltivate e boschi.
Da Morimondo a Bereguardo
Sono 14 km tutti sull’alzaia del naviglio di Bereguardo. Lungo questo tratto si può gustare la campagna lombarda con diverse coltivazioni e numerose cascine.
Da Bereguardo a Pavia
Sono 16 km e si possono percorrere seguendo le indicazioni e le tracce della Via Francisca del Lucomagno che portano alla periferia di Pavia e poi attraverso una ciclabile sul fiume Ticino si arriva al ponte coperto della città.
Il nostro viaggio si conclude qui, ma in realtà se si avesse tempo ed energia è bene sapere che Pavia è un punto di incrocio di numerosi altri cammini come la Via Francigena che porta fino a Roma, la Via degli Abati, o il Naviglio pavese con cui si arriva a Milano.
Pavia merita una visita per conoscere i tanti luoghi della città dal castello, al duomo, alla basilica di San Pietro in ciel d’oro dove è sepolto Sant’Agostino.
INFORMAZIONI E LINK UTILI
Il Parco del Ticino è nato nel 1974 per la tutela e la salvaguardia ambientale del territorio lombardo presente lungo il corso del fiume Ticino. Si estende dal Lago Maggiore alla confluenza con il fiume Po, su una superficie complessiva di circa 92.000 ettari, in 47 Comuni nelle Province di Varese, Milano e Pavia. Grazie al suo patrimonio di natura, paesaggio, arte e storia, la Valle del Ticino, nel 2002, è stata riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera. Ha una fitta rete di sentieri che si sviluppano per tutta l’area del parco.
LA VIA FRANCISCA DEL LUCOMAGNO
È un antico cammino storico che parte da Costanza per arrivare a Pavia attraverso 510 km. Entra in Italia a Lavena Ponte Tresa sul lago Ceresio e da lì in 135 km, otto giorni di cammino si arriva a Pavia. Incrocia questo itinerario a Castelletto di Cuggiono e da quel punto i due percorsi si sovrappongono. Si consiglia di consultare il sito della Francisca per avere maggiori informazioni anche sulle accoglienze.
PER ARRIVARE E TORNARE
Il sistema migliore per arrivare a Sesto Calende è il treno con Trenord. Qui il sito per consultare orari e costi. Lo stesso si può fare una volta arrivati a Pavia. In diversi tratti del percorso si incontrano paesi dove è presente una linea ferroviaria.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.