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Dieci giorni in bici attraverso l’Islanda “oltre l’impossibile”: stremati ma felici gli studenti dell’Ite Tosi

L'impresa dei "suoi ragazzi" è commentata dalla dirigente Amanda Ferrario che riflette sul ruolo dell'istituzione scolastica al fianco degli studenti

Dieci studenti dell’Ite Tosi di Busto Arsizio hanno attraversato l’Islanda in bicicletta. Un’impresa durata 10 giorni e che ha messo a dura prova i ragazzi sferzati da un tempo inclemente. Grazie alla guida Andrea Devicenzi atleta parlimpico e life coach, hanno “sfidato l’impossibile” e hanno vinto la scommessa, che va oltre l’esperienza concreta, come spiega la dirigente del Tosi Amanda Ferrario


Fare scuola oggi, nel 2024, dopo internet, l’AI, la pandemia, la globalizzazione è diventata una sfida urgente e necessaria.

Ci si deve interrogare su cosa debba fare la scuola oggi, per essere efficace, ma per essere anche un luogo inclusivo dove coltivare i sogni e i futuri dei nostri ragazzi.

Ieri sera, stremati dalle condizioni meteo sempre avverse, sono arrivati a Reykjavik i ragazzi di “oltre l’impossibile” con le due professoresse, Marina Sesso e Stefania Marinoni, e Andrea Devicenzi atleta parlimpico e life coach.

Hanno ancora qualche giorno da spendere insieme, prima di ripartire per l’Italia il 2 agosto. Ma hanno tanto da raccontare e occhi che brillano di gioia, quella gioia incontenibile di chi ce l’ha fatta.

Hanno sfidato vento e pioggia battente, bagnati fradici per conquistare una tappa dopo l’altra. Hanno strappato una doccia calda, quando possibile. Hanno cucinato e lavato gamelle. Hanno montato tende quando la furia degli elementi cospirava contro di loro.

Sono dieci adolescenti, la più giovane, Emma, ha solo 15 anni e hanno creduto nella forza del gruppo e nella fatica condivisa.

Hanno vinto insieme, pensando di non farcela in alcuni istanti, distrutti dalla fatica in altri, ma sempre pronti a sostenersi l’uno con l’altro.

Nel loro ciclo viaggio in Islanda hanno incontrato altri viaggiatori. Qualcuno ha fatto un pezzo di strada con loro, altri hanno offerto un riparo per la notte quando la pioggia incessante aveva inzuppato le tende.

La resilienza è questa cosa qua… È imparare che la vita ti mette alla prova, ma puoi contare sulla famiglia e sugli amici. Sulle competenze che hai acquisito e che saprai sfoderare al momento opportuno.

La scuola oggi deve essere al passo con i tempi. Deve sfidare, deve mettere alla prova, deve accompagnare, deve aiutare a spiccare il volo.

Un immenso grazie a tutti i nostri sponsor e a chiunque abbia contribuito a questo enorme sforzo collettivo.

Ma soprattutto grazie ai ragazzi, alle professoresse, ai genitori, all’ insostituibile Paolo Ferrario e alla tenace Valeria Bastia. Grazie al numero uno Andrea Devicenzi. Il pianto liberatorio di tutti loro, ieri sera, mentre raccontavano ai loro genitori di avercela fatta tutti.. non ha prezzo!

E adesso costruiremo il docufilm che in autunno sarà disponibile per la visione.

Pubblicato il 30 Luglio 2024
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