“Fumata nera” a Samarate, non viene eletto il presidente del consiglio
Ma era tutto sommato scontato, visto che non c’era accordo tra maggioranza e opposizione per votare un nome condiviso
“Fumata nera” a Samarate per l’elezione del presidente del consiglio comunale. Un passaggio tutto sommato atteso, visto che lo statuto e il regolamento del consiglio stabiliscono che alla prima votazione la maggioranza non può contare solo sui propri voti ma deve convincere anche un pezzo delle minoranze a votare un nome condiviso.
E in questo caso il nome proposto e già annunciato, quello di Luca Macchi, non ha convinto il centrodestra di Lega e fratelli d’Italia, che hanno votato un altro nome di consigliere di maggioranza, quello di Alessandro Cenci.
Il consiglio si è così concluso, dal momento che lo statuto prevede che in mancanza del voto di due terzi dell’assemblea ci si aggiorni a distanza di sette giorni: il presidente del consiglio verrà dunque votato giovedì 18 luglio quando verrà riconvocata l’assemblea.
Il passaggio politico è stato sottolineato dai diversi interventi: Sergio Broglia, per la maggioranza, aveva presentato appunto il nome di Luca Macchi sottolineando la sua esperienza (è stato anche presidente del consiglio provinciale) e anche i rapporti di conoscenza con molti consiglieri, inclusi quelli di minoranza, dal momento che Macchi in due amministrazioni Tarantino era nelle file del centrodestra.
Il ragionamento però non ha convinto Leonardo Tarantino, intervenuto a nome della Lega, che ha sottolineato un aspetto di procedura politica: “Il sindaco e la maggioranza non hanno fatto nulla per trovare intese, che a onorare del vero non sono mai state trovate in passato” ha spiegato, parlando di “una decisione già presa senza aver condiviso nulla”.
Al momento della votazione Macchi ha ottenuto dieci voti, mentre sei (quelli dell’opposizione) sono andati a Cenci.
Per il resto una seduta con clima rilassato, che si è lasciato alle spalle una campagna elettorale dura.
Il sindaco Alessandro Ferrazzi ha esordito dicendosi “onorato” dell’incarico conferito dai sanaratesi: “Ringrazio tutti gli elettori e le elettrici che hanno votato per me ma anche quelli e quelle che non hanno votato per me, perché stanno nella parte che non si è astenuta”
Il primo cittadino ha poi ringraziato i dipendenti che hanno consentito di riorganizzare subito gli spazi dell’atrio del municipio permettendo di “portare in questo luogo il consiglio comunale, nel luogo in questo momento più consono per l’assemblea civica”.
Poco altro.
Leonardo Tarantino ha chiesto se “il sindaco ha già provveduto a rimuovere la incompatibilità”. Risposta di Ferrazzi: “ho provveduto immediatamente ad avvertire il Collegio di appartenenza, perché al di là della legge degli enti locali è un atto di correttezza anche verso i colleghi. So poi che non posso operare nel Comune di Samarate presentando pratiche in questo Comune. Sto verificando con il segretario per le pratiche in corso, che saranno passate ad altro tecnico”.
Auguri al sindaco anche dal suo predecessore Enrico Puricelli, che ha aggiunto: “ama la tua città, ama i tuoi concittadini ma non trascurare mai la tua famiglia, non fare l’errore che ho fatto io”.
Il resto del consiglio, compreso il giuramento del sindaco, è rinviato a settimana prossima.
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