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Imbarcati e poi sbarcati: anche a Malpensa il guasto informatico lascia a terra i passeggeri per gli Usa

Un volo del mattino per il JFK aveva già fatto accomodare i passeggeri, ma sono stati fatti scendere, conseguenza del blocco decretato negli Stati Uniti. Nessun problema invece nei sistemi aeroportuali

United Airlines Malpensa

Problemi anche a Milano Malpensa a causa del guasto informatico che sta avendo conseguenze su decine di servizi in tutto il mondo, anche nei trasporti.

In particolare in Italia si registrano problemi legati all’operatività delle compagnie americane, a Milano Malpensa, ma anche su altri scali.

I problemi riguardano i voli di Delta, United e American Airlines: secondo la Federal Aviation Administration, l’agenzia che sovrintende l’aviazione civile negli Stati Uniti, venerdì mattina tutti i voli delle principali compagnie aeree statunitensi – Delta, United e American Airlines – sono bloccati a terra per via di “problemi di comunicazione” legati al guasto di CrowdStrike, a prescindere dalla loro destinazione. Non è chiaro quanto durerà l’ordine di fermo a terra.

Il problema è registrato come detto anche a Malpensa. Un volo United (9.45 per il JFK di New York) aveva già imbarcato passeggeri ma ha dovuto sbarcarli.
Restano fermi anche i voli Delta e American. (La foto che apre l’articolo è d’archivio).

Il gestore aeroportuale milanese – la Sea – non sta registrando problemi e quindi in mattinata non si segnalano conseguenze per il resto dell’operatività.

A livello globale si segnalano problemi anche per Ryanair, che ha avvertito anche i clienti di “potenziali interruzioni”.

All’aeroporto di Bergamo Orio al Serio – principale base italiana della low cost – il gestore aeroportuale ha attivato un’unità di crisi specifica per  evitare problemi ma per ora non si registrano ritardi.

Sono segnalati ritardi a Bergamo invece nei voli WizzAir. La compagnia ha chiarito che sta affrontando difficoltà a causa dei sistemi IT.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 19 Luglio 2024
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