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La commissione Ambiente di Regione Lombardia approva il piano cave della provincia di Varese

Il testo, che ora approderà in aula al Pirellone, è un piano decennale per l'estrazione di sabbia e ghiaia. Prevede una riduzione degli ambiti estrattivi e maggiore sostenibilità

cave rossetti ghiaia

La Commissione Ambiente, presieduta da Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale), ha approvato a maggioranza il nuovo Piano cave della Provincia di Varese per il settore sabbia e ghiaia. Il documento, che sostituirà il piano scaduto nel novembre 2021 e attualmente in regime transitorio, è ora atteso al voto finale dell’Aula consiliare.

“Il lavoro in Commissione – ha dichiarato il relatore Riccardo Vitari (Lega) – ha permesso di ascoltare le voci del territorio, enti locali e stakeholder, ed è stato particolarmente approfondito e proficuo. La proposta finale conferma i contenuti formulati dalla Provincia, sia per quanto riguarda i criteri di fondo che i dimensionamenti del materiale estraibile. Si tratta di un piano che non prevede nuovi ambiti estrattivi e si prefigge di soddisfare il fabbisogno di inerti ricorrendo anche a fonti alternative”.

Il Piano, che avrà una durata di dieci anni, conferma otto ambiti estrattivi e due cave di recupero, con un fabbisogno di sabbia e ghiaia quantificato in 16 milioni e 300mila metri cubi, significativamente ridotto rispetto ai circa 25 milioni del precedente piano.

Durante la seduta, è stato approvato un “pacchetto” di emendamenti introdotti in seguito alle audizioni con il territorio, riguardanti la viabilità, la possibilità di realizzare impianti di energia rinnovabile e alcune correzioni tecniche. I Consiglieri della maggioranza hanno espresso pareri favorevoli, giudicando positivamente la fase di ascolto e il confronto avvenuto in Commissione.

Tuttavia, i consiglieri del PD e del M5Stelle si sono espressi contrari e hanno annunciato la presentazione di emendamenti in Aula. I consiglieri di Azione-Italia Viva, AVS e Patto Civico si sono astenuti. Luca Ferrazzi (Lombardia Migliore) ha motivato la propria astensione citando il disaccordo con il previsto limitato ampliamento dell’area estrattiva di Uboldo e ha anticipato la presentazione di emendamenti in Aula.

Pubblicato il 03 Luglio 2024
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