No, i Comuni intorno a Malpensa non hanno fatto ricorso contro l’intitolazione a Silvio Berlusconi
La notizia, rilanciata anche sui media nazionali, derivava da una dichiarazione del vicesindaco di Somma Aliprandini. Ma oggi il presidente di turno del consorzio di Comuni, il sindaco sommese Bellaria, chiarisce
I nove Comuni del Cuv (l’ambito intorno a Malpensa) fanno ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto a Silvio Berlusconi?
La notizia è passata sui media nazionali, ma in realtà è – come si dice – fortemente esagerata. Nel senso che non c’è nessun atto da parte del Consorzio dei nove Comuni, che peraltro hanno amministrazioni di colore politico molto diverso. E un ricorso unitario non sembra essere all’ordine del giorno.
La notizia del ricorso deriva dall’interpretazione di una dichiarazione del vicesindaco di Somma Lombardo Stefano Aliprandini, presente al presidio di lunedì sera sotto Palazzo Lombardia, convocato dalle opposizioni in Regione.
Dichiarazione che però non trova riscontro negli atti e che viene smentita – con un certo savoir faire – dal sindaco di Somma, Stefano Bellaria, che è anche il presidente di turno del Cuv, che già nei giorni scorsi aveva fatto sapere che per ora il Consorzio di nove Comuni non ha ancora espresso una posizione unitaria. «Il Cuv non ha discusso di nessun ricorso» ha fatto sapere nella serata di lunedì.
Oggi Bellaria parla dunque solo da sindaco, non da presidente: «La Città di Somma Lombardo valuterà volentieri di appoggiare un eventuale ricorso al TAR promosso dalla Città di Milano, a cui spetta fare il primo passo. È la principale azionista del gestore aeroportuale, il capoluogo lombardo ed il centro nevralgico della vita economica del paese. È naturale spetti a lei la presentazione».
Per quanto riguarda la posizione del Comune di Somma Lombardo, il primo cittadino Bellaria torna su quanto già espresso qualche giorno fa, sostenendo in primo luogo che certamente le priorità sono altre (il futuro dello scalo, la situazione dei cittadini che vivono nell’intorno aeroportuale e gli sviluppi del decreto “Aria”). In secondo luogo ribadisce che l’aeroporto della Malpensa ha un nome riconosciuto in tutto il mondo e non si vede necessità di cambiarlo; infine, se proprio si vuole intitolarlo a qualcuno i nomi proposti da Somma Lombardo rimangono Gianni Caproni e Amalia Ercoli Finzi.
«Sarebbe utile – prosegue Bellaria – che il Ministro Salvini, da vero federalista facesse un bel gesto rimettendo la decisione presa e coinvolgendo i comuni dell’intorno aeroportuale che sicuramente sapranno trovare sintesi su un nome condiviso che rappresenti al meglio la storia dell’aeronautica. Siamo il centro della “Provincia con le ali”, ci sono tanti uomini e donne che hanno legato il loro nome alla storia di questo territorio. Sono certo che possa emergerne un dibattito costruttivo e degno. Lo ripeto, almeno per una volta, proviamo a “Volare alto”».
Va detto che non solo Bellaria si è espresso negativamente sul “colpo di mano” di Enac e Salvini a Roma: un disappunto esplicito è stato esternato anche dalla sindaca di Ferno Sarah Foti, che guida una giunta di centrodestra ma non ha gradito il modo in cui è stato scavalcato il territorio.
A favore si è invece espressa la sindaca di Lonate Pozzolo Elena Carraro, sulla linea della Lega che ha fatto quadrato intorno a Salvini.
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