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Police incalza il sindaco di Cassano su Sieco: “Adesso decida quale linea seguire”

Dopo la cacciata del Comune dalla società di cui era socia di maggioranza relativa, il consigliere di minoranza chiede di individuare come gestire i prossimi mesi

Sieco Cassano Magnago ecocentro

«Il sindaco ci ha sempre rassicurati dicendoci che la situazione era sotto controllo, ed invece oggi ci troviamo a commentare l’esatto opposto». Tommaso Police, della minoranza di Cassano Magnago, è molto preoccupato per la “cacciata” del Comune di Cassano Magnago da Sieco.

«Un unicum in Italia nel mondo delle aziende partecipate» dice il consigliere d’opposizione.
La preoccupazione è per il versante economico della vicenda e per la continuità del servizio: «L’esclusione da Sieco e la perdita della partecipazione rischia di causare gravi implicazioni finanziarie e danni per il Comune di Cassano Magnago e per i suoi cittadini, con conseguenti responsabilità. I debiti accumulati dovranno essere saldati, e la necessità di riorganizzare la gestione dei rifiuti urbani comporterà ulteriori costi, con il rischio che la tariffa a carico dei cittadini aumenti».

Al di là di come si è arrivati fin qui, Police incalza il sindaco Ottaviani, chiedendo chiarezza: «Decida quale linea seguire: un giorno dice che cerca l’accordo con il buon senso, il giorno dopo si riserva di fare azioni legali, spera di sedersi al tavolo con Sieco per trattare nuovamente dopo che il contratto è scaduto da 7 mesi! Invitiamo il sindaco ad attivarsi quanto prima per individuare un’alternativa e a non perdere ulteriore tempo».

Di seguito la nota integrale inviata da Tommaso Police per il suo gruppo.

Di fronte ai vari articoli apparsi sulla stampa, riteniamo doveroso esprimere la nostra ferma posizione riguardo alla recente esclusione del Comune di Cassano Magnago da Sieco, la società che noi stessi (inteso come Comune) abbiamo contribuito a fondare. Questa decisione, presa il 29 luglio 2024, rappresenta un paradosso e una grave responsabilità dell’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ottaviani.

La totale impreparazione e inadeguatezza del sindaco Ottaviani hanno portato a questo risultato disastroso. Il comportamento a detta della società definito come “ostacolativo e corretto” dell’amministrazione comunale ha causato la nostra esclusione da Sieco. Le accuse di assenteismo sistematico ai tavoli di discussione e di comportamenti irresponsabili e pericolosi sono gravi e non possono essere ignorate. È inaccettabile che il
Comune si sia trovato in una posizione tale da essere “cacciato” dalla società che ha fondato.
Crediamo rappresenti un unicum in Italia nel mondo delle aziende partecipate.

Le divergenze gestionali e finanziarie con Sieco sembrano essere state insormontabili, nonostante numerose interlocuzioni e la fornitura di documentazione dettagliata.
L’affidamento a consulenti esterni, come Paragon Business Advisors, ha comportato costi aggiuntivi significativi senza risolvere le problematiche esistenti. In merito alla consulenza con Paragon, come consiglieri comunali non abbiamo mai avuto ragguagli.

Dal 2022 ad oggi abbiamo in tutti i modi cercato di capire quali fossero i reali rapporti tra SI.ECO e il Comune di Cassano Magnago. Il Sindaco ci ha sempre rassicurati dicendoci che la situazione era sotto controllo, ed invece oggi ci troviamo a commentare l’esatto opposto.

Dopo il difficoltoso accesso agli atti che ci ha permesso di leggere i verbali dell’ufficio di coordinamento, possiamo confermare che l’atteggiamento del sindaco nei confronti degli altri comuni soci è stato poco collaborativo e denota anche una grave impreparazione. In una compagine societaria dove sei socio di maggioranza relativa ma non assoluta, hai l’obbligo ed il dovere di trovare una linea comune.

Abbiamo preteso tutti da Sieco un miglioramento nel servizio e nella raccolta. Come può la società effettuare migliorie se il socio di maggioranza relativa temporeggia e rinvia sistematicamente ogni scelta? Come potevano redigere un piano industriale e di sviluppo?

L’esclusione da Sieco e la perdita della partecipazione rischia di causare gravi implicazioni finanziarie e danni per il Comune di Cassano Magnago e per i suoi cittadini, con conseguenti responsabilità.
I debiti accumulati dovranno essere saldati, e la necessità di riorganizzare la gestione dei rifiuti urbani comporterà ulteriori costi, con il rischio che la tariffa a carico dei cittadini aumenti!
È fondamentale che l’amministrazione comunale trovi soluzioni efficaci per evitare ulteriori danni ai cittadini in tempi celeri.

Ottaviani decida quale linea seguire: un giorno dice che cerca l’accordo con il buon senso, il giorno dopo si riserva di fare azioni legali, spera di sedersi al tavolo con Sieco per trattare nuovamente dopo che il contratto è scaduto da 7 mesi! Invitiamo il Sindaco ad attivarsi quanto prima per individuare un’alternativa e a non perdere ulteriore tempo! I cittadini di Cassano Magnago subiranno le conseguenze di questa gestione inadeguata. Il servizio di igiene urbana pur essendo garantito per i servizi essenziali sarà ridotto, con probabili disagi e inefficienze.

Cassano Magnago merita di meglio!
A nome della Lista Tommaso Police Sindaco
Tommaso Police – Capogruppo Consigliare

Pubblicato il 30 Luglio 2024
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