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Rotte di Malpensa: Golasecca e Coarezza “punite per aver preservato il proprio territorio dallo sviluppo edilizio”

L'Unione dei comitati dell'alta valle del Ticino contesta la ripartizione, per ora sperimentale, delle rotte, che colpirebbe in modo più pesante i paesini a Nord -Ovest dello scalo

rotte Malpensa

Golasecca e Coarezza «punite per aver preservato il proprio territorio dallo sviluppo edilizio»: è il paradosso della nuova ripartizione delle rotte secondo la “Unione dei comitati dell’alta valle del Ticino”, che riunisce appunto i comitati di Coarezza, di Golasecca e della dirimpettaia Varallo Pombia, sull’altra sponda del fiume azzurro.

In che senso vengono punite? Il ragionamento è questo: avendo edificato in modo limitato, i due paesini (insieme a Maddalena) si trovano ora penalizzati dalla ripartizione delle rotte, che preserva maggiormente il tessuto urbano consolidato della città di Somma Lombardo, dove «si continua a costruire anche grandi complessi residenziali, pronti ad ospitare fino a seicento nuovi residenti».

Gli abitati a Ovest e a Nord di Somma sono “in guerra” per la ripartizione delle rotte e i Comitati polemizzano in particolare con il sindaco Stefano Bellaria, che settimana scorsa aveva invece invitato ad attendere i risultati complessivi della sperimentazione, in particolare i dati Arpa (che vengono contestati preventivamente dai comitati, per le modalità di raccolta).

Qui di seguito il comunicato completo della Unione dei comitati dell’alta valle del Ticino

UNIONE DEI COMITATI DELL’ALTA VALLE DEL TICINO
Comitato “Vivere a Coarezza”
Comitato “Vivere a Golasecca”
Comitato “Cittadini di Varallo Pombia-Aeroporto di Malpensa”

I COMITATI DELL’ALTA VALLE DEL TICINO CONTRO LA GUERRA FRA POVERI A SUON DI DECIBEL.

Nell’ultima riunione di giugno, la Commissione Aeroportuale ha corretto la valutazione di impatto acustico inserendo le curve del rumore anche per il comune di Golasecca: appena appresa dagli organi di stampa la notizia della nuova “sperimentazione” delle rotte, il Comitato Vivere a Golasecca si mosse immediatamente chiedendo l’installazione di una centralina di rilevamento dell’inquinamento acustico e contestando la mancata rappresentazione delle curve di isorumore per il suo territorio.

Per questo fummo derisi e contestati come incompetenti dal sindaco di Somma, ma ora la Commissione Aeroportuale ha dato ragione alle istanze dei cittadini di Golasecca. E non è finita: attendiamo gli esiti della azione legale intrapresa dall’Amministrazione Comunale di Golasecca, per confutare i primi dati che fornirà Arpa.

Ma la stessa logica con cui il Comitato di Golasecca è riuscito ad ottenere l’inserimento dei propri abitanti nella valutazione ambientale acustica, vale anche per i cittadini dei comuni Novaresi: non esistono confini sul fiume Ticino; non esiste lo stato Sabaudo ed il Lombardo-Veneto; il Ticino non è più un confine fra due stati e due popoli. Esiste un unico territorio che in questo momento ha necessità di essere tutelato con giustizia, unità e senza rigidi confini comunali; cittadini che chiedono di essere protetti dai gravi danni causati al suo ambiente ed alla propria salute.

Il medesimo teorema vale per le frazioni sommesi di Maddalena e Coarezza, mal rappresentate politicamente, vittime ancor di più di un proprio amministratore che le consegna nei decenni a venire, alla delocalizzazione.

E qual è la colpa di questi paesi? L’aver preservato il proprio territorio dall’eccessivo sviluppo edilizio; l’aver applicato i rigidi vincoli del Parco del Ticino per rendere l’area fra Golasecca, Coarezza e Maddalena una vera oasi naturale.

Ora il sindaco di Somma Lombardo si erge a capitano della Commissione Aeroportuale per sostenere che gli aerei debbano passare unicamente su questo stretto corridoio naturalistico (il corridoio del Panperduto), senza rendersi conto che i due paesi distano pochi metri l’uno dall’altro, tanto che gli aerei sovrastano i tre campanili ed i loro centri storici.

Il tutto per sostenere l’insensata logica del maggiore impatto sui territori densamente meno abitati, come se esistessero cittadini di prima e seconda categoria. E’ il sindaco di Somma l’unico responsabile di questa “guerra fra poveri”, mentre dovrebbe ergersi a strenuo difensore del territorio contro lo sviluppo incontrollato dell’aeroporto e dell’espansione dell’aerea cargo a sud del sedime aeroportuale; un guerra fra poveri a colpi di decibel, spostando le rotte da una zona all’altra per pochi decimali di differenza e che possono essere contestati (come saranno contestati) ad ogni occasione.

Una “guerra fra poveri” che ci costringe oggi a combattere contro la cancellazione della rotta 318 che passa da Somma Bassa per concentrare l’inquinamento su Maddalena, Golasecca, Coarezza, Varallo Pompia e Castelletto sopra Ticino; realtà che assommate fra di loro superano nettamente i residenti di tutta Somma Lombardo, non solo di quelli che abitano in villette costruite in pieno sviluppo aeroportuale, come in Via Moncarletto a Somma Bassa.

I paesi dell’Alta valle del Ticino hanno case antiche fatte di sassi del fiume, non villette recenti, mentre a Somma Bassa si continua a costruire anche grandi complessi residenziali: pronti ad ospitare fino a seicento nuovi residenti.

Pubblicato il 04 Luglio 2024
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