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Sacchi azzurri a Busto Arsizio. Pd e Progetto in Comune chiedono di tornare alla raccolta settimanale

I consiglieri del Pd e di Progetto in Comune chiedono all'amministrazione di riportare la raccolta del sacco azzurro ad una frequenza settimanale: "Cambio troppo brusco. Le sanzioni da sole non bastano"

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I gruppi consiliari del Partito Democratico Busto Arsizio e di Progetto in Comune hanno depositato questa mattina una mozione per chiedere all’amministrazione di rivedere le modalità con cui si è passati alla raccolta puntuale in città per la frazione indifferenziata del rifiuto. Una decisione maturata in seguito alle polemiche e i problemi che si sono creati a Busto Arsizio con il passaggio alla raccolta del rifiuto secco con i sacchi azzurri col microchip.

«A seguito delle numerose segnalazioni ricevute via email, social e tramite i quotidiani locali, possiamo dire che ciò che avevamo temuto da mesi si è verificato: il passaggio dalla fase di tolleranza alla fase di completa implementazione della raccolta puntuale è stato purtroppo troppo brusco – afferma il segretario cittadino e consigliere comunale del Partito Democratico Paolo Pedotti che continua – alla luce della criticità manifeste ci pare necessario che l’Amministrazione e Agesp rivedano le modalità nell’immediato».

Con la mozione il centrosinistra chiede infatti di aumentare l’efficacia delle sanzioni, ad oggi usate come unica forma di deterrente, ma anche di ripristinare la raccolta settimanale della frazione indifferenziata e di fornire appositi contenitori per il deposito dei sacchetti in attesa di ritiro.

«Sulla base delle dichiarazioni di Agesp ci si aspettava si verificassero situazioni critiche di rifiuti conferiti non correttamente, dobbiamo allora chiederci perchè al posto di dilazionare la raccolta da 7 a 15 giorni, l’Amministrazione e la società non abbiano fatto l’opposto, ovvero intensificarla – afferma Pedotti -. Nel momento più delicato del passaggio al nuovo sistema, ovvero quello del mancato ritiro dei sacchi non più a norma, i cittadini sono stati lasciati soli e se sbagliano sono obbligati a riconfezionare il rifiuto e ad attendere altre due settimane».

«Ci auguriamo che l’Amministrazione Antonelli per una volta dia ascolto ai nostri suggerimenti – conclude Pedotti – Le sanzioni non possono essere l’unica forma di deterrente, intensificare i controlli con una raccolta più frequente e supportare chi ancora fa fatica deve essere al centro dell’azione amministrativa».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 17 Luglio 2024
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