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Tumori testa e collo: fattori di rischio, diagnosi precoce, terapie e sopravvivenza

La dottoressa Chiara Butti, referente dell'Oncologia dell'ospedale Gallarate, parla di patologie che ogni anno colpiscono più di 9.000 persone, di cui oltre il 75% in soggetti di genere maschile

tumori oro faringei

Il 27 luglio ricorre la Giornata mondiale dei tumori testa-collo. Patologie oncologiche diverse tra loro che interessano il distretto orofaringeo: vie aeree e digestive superiori. Vengono ricomprese le neoplasie del cavo orale, della laringe, della faringe, delle cavità nasali e dei seni paranasali, delle ghiandole salivari e dell’orecchio.

Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati più di 9.000 nuovi casi di tumori di questo distretto, di cui oltre il 75% in soggetti di genere maschile e con un aumento del rischio correlato all’età in entrambi i sessi.

Il 24% di questi tumori colpisce persone con più di 70 anni, anche se si è riscontrato un recente aumento tra le persone più giovani, dovuto probabilmente alla connessione tra infezione da papillomavirus umano (HPV) e tumori testa-collo, in particolare dell’orofaringe.

Le terapie oggi disponibili hanno portato la sopravvivenza media dei pazienti a 5 anni dalla prima diagnosi al 57% circa. I tassi di guarigione vanno però dal 75% al 100% per le neoplasie individuate negli stadi iniziali.

È chiaro, quindi, quanto sia importante una diagnosi precoce per i risultati a lungo termine del trattamento.

La dottoressa Chiara Butti, referente della Struttura Complessa di Oncologia del Sant’Antonio Abate di Gallarate, parla di fattori di rischio, terapie ed evoluzione della malattia

Quali sono i fattori di rischio?

L’alcol e il tabacco sono i due più importanti fattori di rischio per lo sviluppo deictumori della testa e del collo, in particolare per quelli del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe. Si stima che il 75% dei tumori della testa e del collo sia causato dal tabacco e dall’alcol.
Le infezioni da sottotipi cancerogeni di Papilloma Virus umano (HPV), soprattutto HPV-16, sono un fattore di rischio per alcuni tipi di tumori della testa e del collo, in particolare quelli dell’orofaringe che coinvolgono le tonsille o la base della lingua.
L’esposizione professionale alle polveri del legno è un fattore di rischio per il cancro rinofaringeo.
Altri possibili fattori di rischio sono l’inalazione di polveri di amianto e sostanze chimiche di vario genere, una dieta povera di frutta e verdura e di vitamine del gruppo A e B, una scarsa o non corretta igiene orale, specie in soggetti portatori di protesi dentarie e le infezioni da virus di Epstein Barr (EBV), associate in particolar ai tumori della rinofaringe.

Quali sono i sintomi dei tumori testa-collo?

I tumori di testa e collo si manifestano con sintomi diversi a seconda dell’area interessata. In generale sono da considerarsi segnali d’allarme sintomi come:

 bruciore o dolore in bocca, in associazione a ulcerazioni o neoformazioni, a volte sanguinanti, che stentano a guarire;
 abbassamento della voce (disfonia) che persiste per oltre due-tre settimane;
 difficoltà respiratoria o senso di “ingombro” in gola;
 dolore o difficoltà alla deglutizione
 tumefazioni del collo
 emorragie nasali con ostruzione respiratoria o intenso mal di testa.

I sintomi dei tumori della testa e del collo sono comuni ad altre patologie. Per questo motivo è necessario consultare il medico se i disturbi persistono da almeno 3 settimane.

Riconoscere i sintomi in tempo, specie se presenti in soggetti a rischio, è di fondamentale importanza per favorire una diagnosi precoce.

Come si diagnosticano i tumori testa-collo?

La diagnosi dei tumori testa-collo si basa sulla valutazione clinica dei sintomi riferiti dal paziente e dalla raccolta della sua storia clinica (anamnesi) e richiede l’esame istologico delle lesioni sospette. Gli esami strumentali endoscopici e radiologici (TAC, RMN, PET) sono necessari per valutare l’estensione locale, regionale o la diffusione a distanza del tumore, in modo da poter effettuare la giusta programmazione terapeutica.

Quali i trattamenti per questi tumori?

L’approccio terapeutico dei tumori della testa-collo dipende dal tipo di tumore, dalla sede, dallo stadio della malattia e dalle condizioni generali del paziente. Il trattamento prevede la combinazione di chirurgia (compresa la chirurgia ricostruttiva), della radioterapia e del trattamento medico, che utilizza diversi farmaci, tra cui l’immunoterapia, le terapie biologiche a target molecolari e la chemioterapia.
I tumori in fase iniziale, stadio I e II, ovvero senza interessamento linfonodale e con massa principale ancora contenuta, generalmente meno di 4 cm di diametro, possono essere trattati sia con chirurgia sia con radioterapia e la scelta può variare di caso in caso.
I tumori in fase avanzata, stadio III-IV, possono essere trattati con chirurgia e/o chemioterapia, mentre il trattamento radioterapico è di regola sempre indicato, o come alternativa alla chirurgia o come adiuvante alla stessa.

Purtroppo, la maggior parte dei tumori della testa-collo si diagnostica in fase avanzata.

Questi casi devono essere affrontati nell’ambito di team multidisciplinari prima di qualunque atto terapeutico. Numerose pubblicazioni dimostrano che i pazienti il cui trattamento è deciso e impostato nell’ambito di un gruppo multidisciplinare hanno una prognosi significativamente superiore rispetto ai pazienti trattati dal singolo specialista.

In ASST Valle Olona opera da anni un’équipe multidisciplinare, costituita da numerosi “attori”, tra cui otorinolaringoiatri, radioterapisti e oncologi, all’interno della quale vengono presi in carico i pazienti e programmati i passaggi diagnostici e terapeutici.

Nel 2023 sono stati accolti e discussi 132 pazienti.

Pubblicato il 08 Luglio 2024
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