Una nuova rete per assistere e gestire i senzatetto di Malpensa
La presenza di senza fissa dimora costituisce in alcuni casi un problema di sicurezza, soprattutto quando ci sono problemi psichici, ma costituisce anche una sfida per la cura e presa in carico di persone fragili. Il nuovo accordo vede come capofila Caritas Ambrosiana e coinvolge tanti soggetti diversi
Comuni, autorità aeroportuali, forze dell’ordine e Croce Rossa stringono un accordo per la gestione e aiuto alle persone senza fissa dimora che frequentano l’aeroporto di Malpensa: l’accordo è stato sottoscritto nel pomeriggio di venerdì 26 luglio, nella Sala Albinoni del Terminal 1 dell’aeroporto internazionale.
Il documento, redatto dai componenti del tavolo tecnico istituito dalla Prefettura di Varese nel luglio dello scorso anno, ha coinvolto l’assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, il Comune di Milano, i Comuni del territorio di Malpensa, ATS dell’Insubria, SEA, Enac, CRI, Forze dell’Ordine e soggetti del Terzo Settore.
«L’obiettivo dell’intesa è definire la soluzione sistemica e strutturale per arginare il fenomeno presso lo scalo varesino» dice una nota della Regione.
La presenza di persone senza fissa dimora costituisce in alcuni casi un problema di sicurezza e ordine pubblico (che emerge soprattutto quando ci sono problemi psichici) ma costituisce anche una sfida per la cura e presa in carico di persone fragili.
Il progetto denominato ‘Area (Ri)Partenze’ ha ricevuto risorse di 330.957,34 euro e vede come capofila la Fondazione Caritas Ambrosiana in partnership con la Cooperativa Intrecci e l’ASST Valle Olona oltre a una rete progettuale composta da CRI Gallaratese e SEA Aeroporti Milano, Polizia di Stato ed Enac.
«Grazie a questa intesa – ha aggiunto Lucchini, assessora regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità – verrà garantita una migliore e più adeguata presa in carico delle persone senza dimora presenti nei differenti spazi dell’area aeroportuale per indirizzarle verso percorso di reinserimento sociale. Ci consentirà, infatti, la corretta messa a terra di un importante intervento che abbiamo finanziato attraverso il Bando Marginalità per supportare gli interventi degli enti che si dedicano al contrasto della povertà e promuovono progetti in rete”.
Tra i presenti anche i sindaci dei Comuni sul territorio, come Ferno (su cui ricade il Terminal 1; sindaca Sarah Foti), Somma Lombardo (su cui ricade il T2; Stefano Bellaria), Cardano al Campo (Lorenzo Aspesi), Arsago Seprio (Claudio Montagnoli).
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