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La Milano Fashion Week passa da Malpensa: da qui il 12% dell’export della moda

Per Dhl Express, che ha il suo principale hub italiano sullo scalo di Milano, il fashion è il terzo settore più consistente nell'export. E quest'anno Dhl lo celebra con una sfilata di moda dentro all'hangar di smistamento

DHL Malpensa Fashion Week

I pallet argentei, stoccati in magazzino o già allineati sul piazzale di Milano Malpensa, non raccontano nulla.
Muti, se non per le sigle – incomprensibili ai più – che indicano su quale aereo – dei 28 voli in partenza ogni 24 ore – si imbarcheranno.
Non raccontano quel che c’è dentro, nelle spedizioni che partono dall’hub Dhl Express di Malpensa, il principale scalo italiano per le merci.

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Dentro c’è il made in Italy in tutte le sue declinazioni.
Compresa la moda, in questi giorni al centro dell’attenzione per la Milano Fashion Week: a Malpensa il fashion è il terzo settore con un contributo all’esportazione del 12% (pari al dato generale italiano). Sull’Hub di Malpensa il mercato maggiore è quello europeo (37%), seguito dai Paesi dell’area Asia-Pacifico.

Per Dhl in Italia la moda segna un +5,2%, con buone prospettive delineate per i prossimi anni (è il settore più in crescita). Anche per ’Hub di Malpensa si trasforma per l’occasione nel palco di una sfilata di moda sostenibile, realizzata riciclando le divise dismesse e coinvolgendo dipendenti e clienti in una curiosa sfilata di moda che si è tenuta dentro nell’hangar principale in cui si “formano” i pallet e li si avvia all’imbarco. O all’opposto si ricevono pallet dall’estero e li si “trasforma” in spedizioni minute, destinate ad essere smistate e caricate sui furgoni in partenza (un terzo dei quali elettrici).

All’hub di Malpensa, lavorano 1200 persone, tra diretti – un migliaio – e di aziende collegate: inaugurato nel 2021, il centro di smistamento gestisce oltre 112.000 colli lavorati al giorno, con 58 movimenti aerei – sommando decolli e atterraggi – verso quattro hub intercontinentali, sette hub europei e diciassette gateway italiani ed europei. «Nei periodi di picco, come il black friday e la settimana prima di Natale, arriviamo a 160mila pezzi al giorno» spiega Francesco Capelli, Managing Director dell’hub Malpensa.

DHL Malpensa Fashion Week

Un universo che lavora soprattutto di notte, tra le 19 e le nove del mattino successivo. Di giorno, invece, i volumi calano, solo con pochi voli movimentati, mentre l’aeroporto lavora sul fronte passeggeri.

Le ore diurne del 18 settembre 2024 però hanno assunto un tono diverso con l’iniziativa prevista appunto per celebrare – insieme ai clienti – la Milano Fashion Week: alcuni lavoratori di Dhl Express Italy, infatti, sono diventati modelli per un giorno nella sfilata, indossando i capi realizzati dal recupero creativo di divise Dhl dismesse ad opera di alcuni giovani talenti della Nuova Accademia delle Belle Arti (NABA) e dell’Accademia di Brera, guidati dalla stilista Francesca Liberatore.

DHL Malpensa Fashion Week

«Siamo molto felici di rappresentare, oggi, l’unione di due mondi già connessi: il nostro e quello della moda, portando un messaggio valoriale di cui DHL Express è promotrice, ogni giorno» dice Antonella Sada, responsabile Public Affairs, Brand & Communications and Sustainability. «Il nostro obiettivo è quello di supportare la crescita del Made In Italy, facilitando l’internazionalizzazione delle imprese italiane, attraverso il nostro network globale che ci permette di raggiungere oltre 220 Paesi in tutto il mondo. In questo impegno l’hub di Malpensa rappresenta per noi un’infrastruttura strategica per l’export italiano e per questo l’abbiamo scelta come cornice ideale della sfilata. Questo evento, che unisce creatività e sostenibilità, vuole confermare, insieme ai nostri dipendenti e clienti, l’impegno per un impatto positivo sul domani che si può realizzare, insieme».

Il recupero delle vecchie divise dismesse, usate per realizzare gli abiti, è ovviamente simbolico. Un modo per sottolineare l’impegno a ridurre l’impatto ambientale in una industria – la logistica per via aerea – che ha un suo impatto indiscutibile, legato ai movimenti aerei. Si lavora dunque per ridurre partendo dal lavoro a terra: «Sono full electric l’88% dei mezzi utilizzati per l’attività di carico e scarico degli aeromobili e il 35% dei mezzi per l’ultimo miglio» dice Francesco Capelli, Oltre a questo Dhl Express sta sperimentando i carburanti “verdi” che miscelano al cherosene, riutilizzandoli, prodotti di scarto.

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Pubblicato il 18 Settembre 2024
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