Finti prelievi col bancomat per giocare alle slot: 4 esercenti denunciati dalla Finanza a Gallarate, Arsago Seprio e Somma Lombardo
I quattro accusati di “abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento“. Dagli ultimi dati emerge che nella provincia di Varese, in un solo anno, siano stati giocati oltre un miliardo di euro, pari a circa il 10 per cento delle giocate di tutta la Lombardia
Pagamenti fittizi col bancomat che in realtà erano veri e propri prelievi dal conto corrente bancario, contanti da poter impiegare subito per le giocate alle macchienette delle sale slot e degli esercizi commerciali senza scrupoli che facevano leva sulla dipendenza dal gioco dei clienti per lucrare.
Ma la Finanza li ha scoperti: 4 denunce e altrettante revoche delle licenze in diversi esercizi. È il bilancio di un’operazione di controllo del terriorio che ha dato di rcente i suoi frutti dopo diversi mesi di osservazioni.
I controlli delle Fiamme gialle hanno comportato la sospensione della licenza di pubblica sicurezza, al termine di quattro interventi nei confronti di sale slot nei comuni di Gallarate, Arsago Seprio e Somma Lombardo, nei confronti di un esercizio commerciale.
Nello specifico, l’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate ha avuto inizio con lo sviluppo di un più ampio piano diramato dal Comando Provinciale di Varese e teso a verificare il rispetto delle vigenti normative antiriciclaggio e del gioco da parte delle sale slot/vlt anche a tutela dei giocatori e a contrasto della ludopatia. Infatti, sulla scorta degli ultimi dati sul gioco legale in Italia, pubblicati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2019, emerge come nella provincia di Varese, in un solo anno, siano stati giocati oltre un miliardo di euro, pari a circa il 10 per cento delle giocate di tutta la Lombardia. Nel medesimo report, inoltre, emerge come solamente nei tre Comuni dove sono stati eseguiti i controlli siano stati giocati oltre 150 milioni di euro in un singolo anno nonostante la popolazione complessiva sia di circa 75.000 abitanti.
In particolare, l’attività svolta dai finanzieri si è concentrata sulle modalità di utilizzo del POS e dell’operatività delle macchine da gioco anche tramite l’utilizzo di un performante applicativo in uso alla Polizia Economico-Finanziaria, denominato “SCAAMS”. È stata verificata infatti la messa in funzione di alcuni apparecchi da intrattenimento, in violazione delle limitazioni orarie dei sindaci che dispongono lo spegnimento degli apparecchi da intrattenimento, nelle fasce orarie protette, con l’intento prioritario di ridurre la ludopatia, che costituisce un fenomeno sociale degenerativo, peraltro suscettibile di alimentare fenomeni criminali.
Pertanto sono scattati numerosi controlli da cui è emerso che gli esercenti delle attività sanzionate, tutti di nazionalità straniere, permettevano ai giocatori di effettuare fittizi pagamenti di consumazioni tramite pos al fine di ottenere dall’esercente il denaro contante necessario per continuare a giocare senza interruzioni; e, in un caso, tale possibilità di finanziamento illecito veniva pubblicizzata anche attraverso un apposito cartello esposto all’ingresso della sala giochi. Complessivamente, sono state quantificate operazioni di finanziamento illegittimo perpetrate nell’arco di un biennio per circa 7 milioni di euro svolte abitualmente nei confronti di numerosi clienti.
All’esito delle attività di controllo sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio i quattro rappresentanti legali delle sale scommesse per abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento e, previo nulla osta dell’Autorità Giudiziaria, segnalati all’Autorità di Pubblica Sicurezza e alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Varese ai fini della revoca delle quattro licenze, in ragione della gravità dei fatti contestati.
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