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Il Pd Gallarate lancia l’appello: “Mediazione ottenuta in via Curtatone, ora scendete dagli alberi”

Dopo l'annuncio della mobilitazione prolungata oltre il 15 settembre, i dem chiedono di evitare nuove tensioni: "Avete già raggiunto risultato importante"

bosco via curtatone cascinetta

«Una posizione che rischia di disperdere il risultato concreto che è stato raggiunto». Così il Pd di Gallarate definisce i piani indicati nella nota del presidio di via Curtatone, diramata alla vigilia della manifestazione di domenica 15 settembre.

All’indomani dell’incontro di mediazione in prefettura, il presidio ha infatti annunciato di voler continuare la protesta, ribadendo l’intenzione di continuare la mobilitazione per evitare il taglio degli alberi in ogni caso, al di là dello stop – convidiso da tutti – per dieci giorni per il monitoraggio faunistico.

Ed è di fronte a questa prospettiva che il Pd chiede al presidio di accettare il punto d’incontro. Partendo da un punto: «Il progetto Grow29 non si può realisticamente cambiare radicalmente salvando il bosco perché la giunta Cassani ha già aggiudicato appalti, per recedere dai quali dovrebbe pagare pesanti penali, e ha vinto il bando proprio proponendo di fare una scuola dove c’è il bosco».

Di seguito la nota integrale

 

VIA CURTATONE: APPELLO ALLA MEDIAZIONE

Nella vita bisogna sempre lottare e sognare, comprendendo però ciò che si può cambiare e ciò che non si può cambiare.
Il progetto Grow29 non si può realisticamente cambiare radicalmente salvando il bosco perché la giunta Cassani ha già aggiudicato appalti, per recedere dai quali dovrebbe pagare pesanti penali, e ha vinto il bando proprio proponendo di fare una scuola dove c’è il bosco.

Nel 2021 come PD avevamo proposto un progetto che manteneva il bosco e riqualificava le scuole esistenti. Non siamo stati ascoltati.
Poi ripetutamente nel 2022, 2023 e 2024 abbiamo poi volte chiesto l’avvio di processi di partecipazione e la realizzazione di compensazioni ambientali nei quartieri di Cascinetta e Cajello: non siamo stati ascoltati ancora una volta.

Nella primavera del 2024 il comitato salviamo gli alberi ha iniziato sino ad oggi la sua campagna per salvare il bosco e, attraverso l’accordo davanti al prefetto, ha ottenuto di salvare le piante di maggior valore e di tutelare la fauna, costringendo il sindaco che aveva mostrato il dito medio a promettere compensazioni in loco e l’avvio di un processo di partecipazione.

L’azione di presidio e protesta del comitato ha quindi ottenuto un risultato importante, il massimo raggiungibile concretamente.

Oggi abbiamo però appreso dal giornale che gli attivisti di via Curtatone non intendono accettare le condizioni di mediazione emerse dal tavolo con il prefetto e l’amministrazione, affermando di volere fermare la protesta solo se il bosco non sarà tagliato. Ci pare una posizione che rischia di disperdere il risultato concreto che è stato raggiunto.

Come Partito Democratico di Gallarate chiediamo al comitato di riflettere e riconsiderare la sua posizione. Il bene è spesso frutto della mediazione e non della impossibile distruzione del nemico.
Le posizioni ideologiche non fanno mai il bene della comunità e, spesso, disperdono i risultati visibili gia ottenuti.

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Pubblicato il 16 Settembre 2024
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