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L’invasione degli ultracamper nel paese vicino a Malpensa

Le “case viaggianti” dell’operatore Indie Campers a un certo punto hanno riempito le strade residenziali di Ferno, a due passi dall’aeroporto di Milano. Un caso particolare di overtourism, tra potenzialità e problemi da gestire

indie campers milano malpensa

«All’inizio erano solo un paio in strada, ma poi in estate erano ovunque, qui intorno». Il signor Franco abita a Ferno, un paesone vicino all’aeroporto di Malpensa, ed è uno dei primi che ha segnalato l’arrivo delle nuove presenze.

Bianchi-giallo-arancio, i camper quest’estate si sono conquistati spazio nelle strade tranquille e un po’ anonime di un paese che vive in buona parte in simbiosi con gli aerei che decollano e atterrano in continuazione.
Non è un caso che Indie Campers – azienda fondata dal portoghese Hugo Oliveira – abbia scelto questo paese per impiantare il suo deposito di camper a noleggio: gli aeroporti sono la principale porta di accesso ad un Paese e Indie Campers (società nata nel 2013) si insedia in molti casi nelle vicinanze dei principali scali aerei delle città, in questo caso a Milano.

A Ferno – cioè a Milano Malpensa – la “esplosione” del fenomeno è diventata evidente proprio nell’estate del 2024 , che ha segnato un cambio di passo per la società: a luglio la Indie Campers ha annunciato di aver ottenuto 35 milioni di euro da fondi d’investimento per ampliare la sua attività, che già conta (dato appunto dell’estate di quest’anno) settemila camper su tre continenti e venti Paesi.

Un business che ha intercettato la voglia di vacanza in libertà e forse più ancora quella di una vita itinerante, alimentata anche dagli Instagrammer che girano il mondo come “nomadi digitali”, lavorando ogni giorno da sedi diverse. Dal sito aziendale alle notizie sulla stampa, le due categorie – i content creator sui social e i nomadi digitali – emergono come due categorie importanti per lo sviluppo del business internazionale.

Il turismo in camper è talvolta presentato come libertà, alla ricerca di luoghi inattesi e lontani dai grandi flussi, quasi un antidoto al fenomeno dell’ “overtourism” o iperturismo, l’eccessiva domanda di turismo concentrata su alcuni luoghi più noti, come le grandi città.

In modo un po’ paradossale il paese di Ferno è entrato, lateralmente, in modo minore, nel fenomeno dell’iperturismo: perché il boom della domanda di camper all’aeroporto di Milano ha anche generato disagi.
Il primo e più banale è stato il parcheggio di tanti veicoli in zona: esauriti gli spazi nel terreno affittato ad hoc come deposito, i mezzi di Indiecampers hanno invaso il ciglio stradale e gli spazi davanti a villette e palazzine, sulla strada di circonvallazione di Ferno, un viale alberato fiancheggiato dalle abitazioni.

indide campers milano

E da qui sono partite le segnalazioni: qualcuno si è lamentato del disagio di non poter parcheggiare davanti a casa dei nipotini, altri sensibili all’ambiente hanno fatto notare che il parcheggio oltre il ciglio della strada alla lunga danneggiava l’erba e che la sosta non è ammessa su terreni non pavimentati.
Questo era solo un aspetto, sottolinea però la sindaca del paese, Sarah Foti: «Abbiamo sì avuto segnalazioni per i camper parcheggiati ovunque, ma anche per un’utenza non propriamente educata che aveva preso le strade di Ferno come discarica».
Detto in modo più chiaro: una parte dei camperisti, prima di riconsegnare il mezzo, si disfaceva dei rifiuti e dello sporco accumulato a bordo gettando tutto nei campi o sul ciglio della strada.

Altro fronte erano le auto parcheggiate: persone che arrivavano in zona con il proprio veicolo e, dopo aver ritirato il camper, lasciavano l’auto dove capitava.
Una volta intercettato il fenomeno, la Polizia Locale ha fatto una trentina di multe, per mezzi parcheggiati in modo irregolare o per rifiuti abbandonati. La sindaca parla di «situazione che stava degenerando» (se n’è parlato anche in consiglio comunale) ma riconosce anche il buon approccio da parte di Indie Campers: «Loro stessi si sono resi conto della situazione problematica, si sono resi conto della particolarità legata all’esplosione del fenomeno qui in zona».

In municipio la questione viene tenuta sotto controllo e si attende anche il periodo dell’autunno, che più dell’estate è un momento di picco della domanda di noleggio dei camper, «secondo le previsioni della stessa società». In sostanza: si cerca un punto di equilibrio tra sviluppo e garanzie per gli abitanti, su questo come su altri fenomeni legati a Malpensa (in estate, ad esempio, si moltiplicano i terreni o piazzali usati – talvolta irregolarmente – per parcheggio delle auto dei vacanzieri, affidate ai parcheggi a lunga sosta della zona).

Per certi versi è una storia affascinante, nel vedere come il turismo di massa genera il suo impatto in giro per il mondo e richiede di essere gestito anche in luoghi impensati.
Parafrasando una nota frase dello scienziato Edward Lorenz (quella sul battito di una farfalla in Brasile che può generare un uragano dall’altra parte del mondo), i post Instagram dei “nomadi digitali” possono portare l’iperturismo persino in un paese qualsiasi della provincia lombarda.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 28 Settembre 2024
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